La Gazzetta dello Sport

Bertolucci: «Io e Pioli tra Milan, tennis e... voglia di ripetersi»

- Di Paolo Bertolucci* *ex tennista, ora opinionist­a

Tre sono gli allenatori di calcio che mi hanno sempre colpito per la misura, il garbo e la semplicità. Due di questi, Claudio Ranieri e Carlo Ancelotti li avevo incontrati e conosciuti, ma mi mancava il terzo: Stefano Pioli. Conoscendo in più la mia predilezio­ne per le casacche rossonere l’amico Giorgio Cimurri mi aveva invitato a un pranzo con il mio mister presso il suo bagno a Forte dei Marmi. La sera precedente, sapendo delle difficoltà che incontro nelle prime ore della giornata mi aveva inviato un messaggio: “Domani mattina alle 7 esco in bici con Pioli, sei dei nostri?”. Sarebbe stata una grande opportunit­à per conoscere, lontano da occhi indiscreti, novità e progetti sulla mia squadra del cuore. Ero tentato ma era bastato uno sguardo verso le colline che circondano la Versilia declinare la proposta e rispondere “Andate avanti , vi raggiungo più tardi... Alle 13 a tavola”.

Con puntualità svizzera e fresco come una rosa mi sono presentato al ristorante del bagno e ho trovato ad accoglierm­i nonno Pioli con in braccio lo splendido nipote. «Ciao Paolo, come stai?». Una frase semplice e genuina ma perfetta per mettermi a mio agio. A tavola con la sua famiglia, fin da subito non mi sono sentito ospite, ma un amico che passava da quelle parti e si era fermato a salutare.Tra un primo di mare e un fritto di pesce, un ricordo della sua Lazio scudettata, i trascorsi sulle due sponde veronesi, il rapporto con Bagnoli e il primo palleggio in allenament­o con Platini, la conversazi­one è scivolata sul tennis.

Non pensavo di trovarlo così preparato sui vecchi campioni e sulle differenti attrezzatu­re ma presumo che qui ci sia la mano di Maldini...

Si è voluto informare sui nostri, sulle possibilit­à di Berrettini a Londra, su Sinner (da lui conosciuto a Milanello) e su cosa manca al talentuoso Musetti per spiccare il volo. Dai protagonis­ti della racchetta alle differenze tra gli sport di squadra e quelli individual­i il passo è stato breve. Così come le sensazioni che si provano quando metti il piede sul soffice manto erboso di Anfield o di Wimbledon.

Stefano, ormai lo chiamo per nome come se fosse una vecchia conoscenza, è proprio come me lo ero immaginato per averlo sentito parlare in television­e. Serio, gentile, semplice, umile e di buon senso. Il suo sguardo diventa più intenso solo quando si vira sul Milan. La crescita della squadra, i momenti salienti del campionato, la convinzion­e di farcela nel rush finale (ben sapendo che l’Inter le avrebbe vinte tutte) e l’incontenib­ile gioia finale. Ma anche l’eccitazion­e al solo pensiero di ripartire tra pochi giorni per migliorars­i ancora e riuscire a gestire l’anomalo calendario del prossimo campionato. Alla fine del pranzo mi ha accompagna­to all’auto, e non alla bici, promettend­omi di guardare il docufilm Una squadra tutto d’un fiato durante il ritiro e di aspettare una mia chiamata per una rivincita a tavola a Milano.

 ?? ANSA ?? Ex tennista Paolo Bertolucci, 70 anni
Tecnico Stefano Pioli, 56 anni, al Milan dal 2019 GETTY
ANSA Ex tennista Paolo Bertolucci, 70 anni Tecnico Stefano Pioli, 56 anni, al Milan dal 2019 GETTY

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy