La Gazzetta dello Sport

JUVE ROMA Caso Zaniolo il t

ORA LA CI PROVA MA LA CHIEDE 60 MILIONI IN CONTANTI Il Milan resta in corsa: i due club offrono anche giocatori La chiave: un prestito oneroso con obbligo di riscatto

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1 Rinnovo fermo Appuntamen­to fra pochi giorni MaMouprete­nde una scelta rapida

Incontri. Per avere Nicolò Zaniolo, Juve e Milan hanno bussato alla porta della Roma due giorni fa, facendo scendere in campo i vertici di mercato per parlare col g.m. gialloross­o Tiago Pinto, con la mediazione dell’agente del giocatore, Claudio Vigorelli. Tutti chiedono tempo. I rossoneri per la transizion­e societaria, i bianconeri perché alla ricerca di liquidità. La valutazion­e che dà la Roma resta

Il Diavolo per ora studia la formula alternativ­a: 25 milioni subito più un giocatore

L’incontro dell’altro giorno a Milano ha segnato, a suo modo, un piccolo passo avanti, perché Milan e Roma hanno affrontato il tema Zaniolo (quasi) alla luce del sole, dopo giorni di contatti sotto traccia. Da una parte Maldini e Massara, d.t. e d.s. rossoneri, dall’altra Tiago Pinto, d.s. gialloross­o: sul tavolo il riscatto di Florenzi, che si farà per circa 2 milioni, ma anche l’interesse dei campioni d’Italia intorno ai 60 milioni, ma la chiave può essere quella del prestito oneroso con obbligo di riscatto. A quel punto, davanti al solo contante, non è da escludere che la Roma possa accettare una cifra che per il mercato asfittico della Serie A resterebbe importante. Pensiamo a una soluzione del tipo: 15 milioni per il prestito e 30-35 milioni per il riscatto (magari con bonus), il che consentire­bbe di pagare con meno malinconia il 15% sulla plusvalenz­a all’Inter, come da accordi del 2018. Il discorso potrebbe cambiare se fossero inseriti dei giocatori nella trattativa, ma quelli che finora hanno proposto i rossoneri (Saelemaeke­rs e Rebic) e gli juventini (Arthur, McKennie, Kean, Ramsey) non interessan­o tecnicamen­te e, quelli bianconeri, hanno anche l’handicap di avere ingaggi molto alti. La Roma, poi, deve fare i conti pure con la fretta di Mourinho. L’allenatore preme la dirigenza per avere la rosa quasi per Zaniolo. La premessa è doverosa: l’affare può decollare solo a condizioni diverse da quelle contemplat­e al momento in casa romanista, perché 60 milioni, tutti cash, sono troppi per il Milan, il cui budget per il mercato si aggira sui 50 milioni, al netto delle entrate di eventuali cessioni. Ecco perché la strategia di fondo di via Aldo Rossi rimane quella emersa dai primi approcci: strutturar­e l’offerta con una contropart­ita tecnica da aggiungere a una base di 25 milioni. Si è parlato di Saelemaeke­rs e di Rebic, due tra i cedibili della rosa di Pioli, ma le opzioni non hanno scaldato la contropart­e. Quanto meno non in questa fase: se ne potrà riparlare più avanti, una volta che i rinnovi di Maldini e Massara avranno avviato la macchina rossonera sul mercato (la firma potrebbe arrivare lunedì). In ogni caso il Milan si guarda intorno, perché Zaniolo è senz’altro uno dei nomi in cima alla lista della spesa per rinforzare la squadra anche in ottica Champions (quei al completo per il ritiro. Se Matic ha firmato, Celik è virtualmen­te chiuso e Frattesi è ben avviato, il resto non è facile da avere causa bilancio in sofferenza e norme Uefa da rispettare, a cominciare dal taglio del monte stipendi. La prossima settimana, comunque, è in agenda un nuovo appuntamen­to fra gli estimatori di Zaniolo, il cui rinnovo appare sempre più sullo sfondo. La Roma si rende conto che sarebbe stato opportuno fra firmare il prolungame­nto a febbraio, come promesso. In quel periodo Nicolò si sarebbe accontenta­to (si fa per dire) anche di 3,5 milioni, mentre adesso la richiesta non sarebbe inferiore ai 6 milioni, cioè in linea con la valutazion­e da top player che la Roma ne dà sul mercato. Ma è anche il feeling con Mou che non è più eccezional­e. Per questo un (convenient­e) addio è possibile.

Massimo Cecchini 1’25” 2-3 nomi per alzare il livello di cui aveva parlato Maldini alla Gazzetta), ma non è l’unico profilo seguito: Charles De Ketelaere del Bruges resta un’alternativ­a altrettant­o gradita, e soprattutt­o economicam­ente più abbordabil­e (con il club belga si può discutere partendo da 35 milioni). Questione di fattibilit­à dell’operazione, insomma, i cui contorni potrebbero cambiare nelle prossime settimane, quando il quadro nel quale ripartirà il mercato del Milan diventerà più definito. E quando magari si potrebbe ridiscuter­e con la Roma la possibilit­à di includere un giocatore nella trattativa: se i due club raggiunges­sero un’intesa sul nome giusto, trovare la quadra sui milioni da aggiungere potrebbe diventare più semplice di quanto non possa sembrare al momento.

Marco Fallisi

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