Calcio, musica e medicina Assegnati i Leoni d’Oro
Un Leone d’Oro per meriti sportivi è stato consegnato, ieri a Venezia, a Ciro Immobile durante una cerimonia presso il Palazzo della Regione Veneto. I premi speciali dell’Associazione
Accademia Leone d’Oro sono andati anche ad altre personalità, fra le quali il direttore de La Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli, il professor Michele Maio, ricercatore di fama internazionale nonché direttore del Centro di Immunoterapia oncologica al Policlinico Santa
Maria alle Scotte a Siena e il batterista napoletano Tullio De Piscopo.
Nel caso dell’attaccante della Lazio e della Nazionale, i successi sportivi sono stati solo il mezzo per esaltarne le capacità umane e morali. Il calcio come strumento educativo, lo sport come esempio. Del resto il Leone D’Oro nella sua lunga vita ha sempre avuto come tema trainante quello di celebrare le figure di quanti in ambiti diversi hanno però dato lustro all’Italia.
Commosso E l’attaccante della Lazio, dopo avere ascoltato il lungo elenco di numeri e successi come bomber, ha preso la parola dimostrando di apprezzare profondamente il significato di questo premio, «che mi rende fiero ed orgoglioso, e che va oltre tutte le statistiche sulla mia carriera presentate in questa occasione ha raccontato -, visto che la nostra missione è quella di far crescere i bambini in un mondo migliore. Ed io, così come il professore (Maio, n.d.r.) che lo ha voluto dividere giustamente con la sua equipe, desidero condividerlo con i miei compagni. Sono loro che mi hanno permesso di ottenere tutto questo». Il capitano biancoceleste ha insomma dimostrato di comprendere appieno cosa significhi questo Leone d’Oro, al tempo stesso un punto di arrivo e di partenza per un percorso sportivo e di vita che non si è esaurito certamente ieri. E prima di salutare Venezia, Ciro (che s’è soffermato sulla sua crescita degli ultimi anni soprattutto a livello umano, prima che sportivo) ha voluto dare un segnale ulteriore di quanto sia stato davvero importante per lui essere scelto per questo premio: «Pensate che mia moglie, in attesa del nostro quarto figlio, oggi (ieri, n.d.r.) doveva fare un’ecografia morfologica. Io, però, ho voluto comunque essere qui...».
Premiati il nostro direttore Barigelli, Immobile, l’oncologo Maio e il batterista De Piscopo