La Gazzetta dello Sport

Calcio, musica e medicina Assegnati i Leoni d’Oro

- Di Filippo Grimaldi

Un Leone d’Oro per meriti sportivi è stato consegnato, ieri a Venezia, a Ciro Immobile durante una cerimonia presso il Palazzo della Regione Veneto. I premi speciali dell’Associazio­ne

Accademia Leone d’Oro sono andati anche ad altre personalit­à, fra le quali il direttore de La Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli, il professor Michele Maio, ricercator­e di fama internazio­nale nonché direttore del Centro di Immunotera­pia oncologica al Policlinic­o Santa

Maria alle Scotte a Siena e il batterista napoletano Tullio De Piscopo.

Nel caso dell’attaccante della Lazio e della Nazionale, i successi sportivi sono stati solo il mezzo per esaltarne le capacità umane e morali. Il calcio come strumento educativo, lo sport come esempio. Del resto il Leone D’Oro nella sua lunga vita ha sempre avuto come tema trainante quello di celebrare le figure di quanti in ambiti diversi hanno però dato lustro all’Italia.

Commosso E l’attaccante della Lazio, dopo avere ascoltato il lungo elenco di numeri e successi come bomber, ha preso la parola dimostrand­o di apprezzare profondame­nte il significat­o di questo premio, «che mi rende fiero ed orgoglioso, e che va oltre tutte le statistich­e sulla mia carriera presentate in questa occasione ha raccontato -, visto che la nostra missione è quella di far crescere i bambini in un mondo migliore. Ed io, così come il professore (Maio, n.d.r.) che lo ha voluto dividere giustament­e con la sua equipe, desidero condivider­lo con i miei compagni. Sono loro che mi hanno permesso di ottenere tutto questo». Il capitano biancocele­ste ha insomma dimostrato di comprender­e appieno cosa significhi questo Leone d’Oro, al tempo stesso un punto di arrivo e di partenza per un percorso sportivo e di vita che non si è esaurito certamente ieri. E prima di salutare Venezia, Ciro (che s’è soffermato sulla sua crescita degli ultimi anni soprattutt­o a livello umano, prima che sportivo) ha voluto dare un segnale ulteriore di quanto sia stato davvero importante per lui essere scelto per questo premio: «Pensate che mia moglie, in attesa del nostro quarto figlio, oggi (ieri, n.d.r.) doveva fare un’ecografia morfologic­a. Io, però, ho voluto comunque essere qui...».

Premiati il nostro direttore Barigelli, Immobile, l’oncologo Maio e il batterista De Piscopo

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Ciro Immobile, 32 anni, con il «Leone d’oro» che gli è stato consegnato ieri a Venezia

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