La Gazzetta dello Sport

Dybala può ancora fare la differenza ma deve diventare un “10” più moderno

- Andrea Masala

Paulo in caldo: sono giorni decisivi per Dybala. È promesso sposo all’Inter, che a inizio luglio conta di chiudere la lunga trattativa, però la firma ancora non c’è… Nel frattempo è stato accostato, dopo la rottura con la Juve, ad altri club: l’Atletico Madrid, quindi la Roma e il Milan. Tutte squadre di prima fascia per l’attaccante in cerca di sistemazio­ne, che a 28 anni è al bivio che decide la seconda parte della sua carriera. Nell’Inter, finché non ci saranno le cessioni di Dzeko, Correa o Sanchez, c’è sovraffoll­amento. Lukaku si riprenderà il suo posto al centro, Lautaro è tuttora considerat­o incedibile a meno di proposte indecenti. Dybala potrebbe giocare da seconda punta oppure, ipotesi difficile ma affascinan­te, in un tridente. Sarebbe inevitabil­e ritoccare il centrocamp­o: Inzaghi dovrebbe sacrificar­e per esempio Calhanoglu e chiedere a Dybala e all’altro

attaccante d’appoggio più copertura preventiva. Insomma, Paulo si dovrebbe sobbarcare un po’ di spola in più rispetto alle sue vecchie abitudini. Senza allontanar­si troppo dalla porta, si capisce.

Subito dopo il divorzio dalla Juve, era stato segnalato un interesse dell’Atletico, che però si è via via affievolit­o. Nei piani

di Simeone, Paulo sarebbe concepito come seconda punta, non con altri compiti. Il club di Madrid ha come intoccabil­e Joao Felix, sta per riprenders­i Morata e vuole dare un’altra possibilit­à a Cunha. Può bastare, no? No, perché in rosa c’è anche Griezmann e Suarez non è ancora partito. Si sgomita pure tra i biancoross­i, a meno di

clamorose cessioni in blocco. Alla Joya avrebbe fatto un pensierino stupendo pure la Roma. Niente di bizzarro, almeno con José Mourinho alla guida, che sfruttereb­be l’argentino come il polivalent­e Sneijder dell’Inter del Triplete. La Capitale sarebbe molto accoglient­e con Paulo, il “10” per definizion­e, Totti, mette il suo pesante like all’idea. Paulo potrebbe essere un ottimo compagno per Abraham. Piuttosto i gialloross­i sono ancora alle prese con diverse questioni fondamenta­li, a cominciare dal futuro di Zaniolo. In un simile scenario, l’innesto dell’argentino avrebbe comunque una sua logica, come la avrebbe anche nel Milan di Pioli. Nello schieramen­to a una punta, Dybala verrebbe inserito come trequartis­ta, nella stessa zona e con le stesse funzioni di Diaz. Tra i rossoneri la Joya non dovrebbe interpreta­re soltanto il fine dicitore, figura ormai in via di estinzione, ma anche il primo portatore di pressing. Chi si è interessat­o a Dybala sa quindi come aggiungerg­li un posto a tavola. In ogni caso serviranno correzioni e adattament­i, non è immaginabi­le che Paulo si proponga «o così come sono o niente». Rispetto alle ultime performanc­e, l’argentino dovrà essere in grado di garantire, oltre alla innata qualità, ancora tanta corsa. La tendenza, anche per lui, è uscire dal piccolo mondo antico del fantasista. Guardiola nel City chiede persino a De Bruyne e a Bernardo Silva di occupare più campo. A maggior ragione Paulo, ora che si rimette in discussion­e, dovrà diventare un “10” ancora più moderno. All’Inter o altrove, lo aspetta la più difficile prova di maturità.

 ?? ??
 ?? ?? In vetrina Paulo Dybala, attaccante argentino, 28 anni, ha lasciato la Juve con la quale ha vinto cinque scudetti
In vetrina Paulo Dybala, attaccante argentino, 28 anni, ha lasciato la Juve con la quale ha vinto cinque scudetti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy