INTER SONO PRONTO
PREPARATORE, MASSAGGI E CRIOTERAPIA IN VACANZA LUKAKU AI SUPER LAVORI PER ESSERE SUBITO AL TOP
C’è pure un terapista in Sardegna con il belga: ogni mattina quasi due ore di allenamento E a tavola tanto pollo e riso, ma niente pasta
Sarà pure in un Paradiso a godersi il riposo del guerriero, placido e beato dopo la battaglia di Inghilterra appena vinta, ma Romelu Lukaku non sta certo fermo. Davanti allo specchio di mare della Costa Smeralda, blindato e impenetrabile per i paparazzi, fatica neanche fosse già alla Pinetina. Il rigore dell’allenamento individuale, anche e soprattutto durante le ferie, arriva da lontano, ma stavolta l’attaccante belga sta facendo qualcosa di più del solito: questi non sono i suoi compiti per le vacanze, questa è la preparazione a una nuova vita. Romelu sgobba come raramente gli era capitato per presentarsi all’Inter lucidato in ogni muscolo: vuole che non si noti la differenza tra il giorno in cui è andato via e quello in cui tornerà. E pazienza se in mezzo ci sia stato il deserto in Premier.
Benzina Vuoi per i mal di pancia improvvisi, vuoi per le trattative complesse o le offerte irrinunciabili, ma l’estate è stata spesso la stagione più movimentata dell’anno per Romelu. Questa la ricorderà finché campa ma, rispetto al passato, è riuscito a mettere a posto tutti i pezzi già a metà giugno. Lo scossone nella sua vita è stato forte, fortissimo, ma è durato poco. Così Rom ha potuto immediatamente concentrarsi sul lavoro, e non da solo: ha portato con sé nella villa in affitto in Sardegna il terapista che lo segue e massaggia 365 giorni l’anno, ma pure un preparatore personale voluto per l’occasione. Nella sua tabella di avvicinamento al nerazzurro ci sono precise sedute: un’ora e 45 minuti tra pesi, palestra, corsa, resistenza e potenziamento tutte le mattine, con un solo giorno di riposo. Il pomeriggio, invece, spesso si fatica in piscina, sempre sotto agli occhi degli specialisti. Rom si trascinava un piccolo problema alla caviglia dalla Nazionale, ma è stato superato del tutto: adesso non c’è il minimo dolore nel calciare. Alla fine della sessione, poi, il passaggio di rito a -160° per recuperare in fretta: assieme a Rom viaggia da anni, infatti, la macchina per la crioterapia. La cura del dettaglio sul corpo è diventata religione proprio nel biennio interista: Antonio Pintus, l’uomo a cui Antonio Conte aveva messo in mano i muscoli della squadra, lo ha guidato in un percorso di autocoscienza e non solo di abitudine alla fatica. Pintus vive ora a Madrid, ma poco importa: anche al Chelsea il belga ha proseguito lunga quella stessa strada, anche se in campo non poteva esplodere come avrebbe voluto.
Cibo e riposo Lukaku viene da 2.750’ giocati col Blues addosso: pochini per i suoi standard, l’anno prima in nerazzurro erano stati 3.565’ e la logica dice che la prossima stagione saranno altrettanti. Il pieno di benzina, però, si inizia a fare adesso, mentre con famiglia e amici si gode uno degli angoli preferiti della “sua” Italia. Con le solite buone normale a tavola, imparate a Milano, toh che strano: non è un caso che Matteo Pincella, il nutrizionista nerazzurro, sia una delle persone che Rom abbraccerà con più forza da mercoledì. Tra i due il dialogo è proseguito anche nell’ultimo anno e la dieta personalizzata studiata all’Inter lo ha accompagnata ogni giorno, compreso in questi di ferie: si mangia soprattutto pollo, patate dolci, riso nero, ma niente pasta, almeno quella tradizionale. Per Rom esiste solo la variante “shirataki”, preparata con farina di konjac, pianta nativa della zona subtropicale temperata asiatica e nota per essere un soppressore della fame. Dà sazietà, previene l’assorbimento di glucidi e lipidi. Il riposo, otto ore per notte, serve poi a scaricare lo stress emotivo delle ultime settimane di passione: riuscire a portare il Chelsea al tavolo, convincerlo ad accettare un prestito economicamente svantaggioso, è stato stressante. Ben più che affrontare molte difese di A. 2’43”
Gazzetta.it
quest’operazione che pareva ardita (eufemismo). Firmare sul contratto sarà come far pace col passato: Tuchel o non Tuchel, Milano non aveva mai lasciato davvero il cuore del belga.
L’attesa L’anticipazione del viaggio a Milano si è resa necessaria anche per dettagli burocratici: meglio accorciare i tempi, l’inizio luglio è pur sempre la data limite per ottenere i benefici del Decreto Crescita. Questa possibilità ha reso possibile ciò che altrimenti sarebbe stato impossibile. Grazie allo sconto fiscale, l’Inter potrà dare al suo centravantone uno stipendio fuori dai propri nuovi standard: 8,5 milioni netti che al lordo costano “solo” 12. In ogni caso, un 35% in meno di quanto Lukaku avrebbe guadagnato se non avesse puntato i piedi a Londra. Il belga ha già dato mandato di “riaprire” la vecchia casa di City Life, il buen retiro della prima esperienza milanese, vicino all’abitazione del gemello Lautaro, ma non sarà questo il momento di viverla come una volta. Dopo mercoledì Romelu tornerà in vacanza per continuare il riposo misto ad allenamento: non è nel gruppo atteso per il primo giorno di ritiro, il 6 luglio. Chi ha partecipato alle ultime partite con le nazionali arriverà da Simone Inzaghi alla Pinetina intorno al 14. Rom ha lasciato il ritiro del Belgio per infortunio e quindi potrebbe presentarsi qualche giorno in anticipo, dopo il 10. Al momento, però, conta solo l’emozione dello sbarco: inizia una nuova vita, attesa come la vecchia.