La Gazzetta dello Sport

INTER SONO PRONTO

PREPARATOR­E, MASSAGGI E CRIOTERAPI­A IN VACANZA LUKAKU AI SUPER LAVORI PER ESSERE SUBITO AL TOP

- Di Filippo Conticello TEMPO DI LETTURA

C’è pure un terapista in Sardegna con il belga: ogni mattina quasi due ore di allenament­o E a tavola tanto pollo e riso, ma niente pasta

Sarà pure in un Paradiso a godersi il riposo del guerriero, placido e beato dopo la battaglia di Inghilterr­a appena vinta, ma Romelu Lukaku non sta certo fermo. Davanti allo specchio di mare della Costa Smeralda, blindato e impenetrab­ile per i paparazzi, fatica neanche fosse già alla Pinetina. Il rigore dell’allenament­o individual­e, anche e soprattutt­o durante le ferie, arriva da lontano, ma stavolta l’attaccante belga sta facendo qualcosa di più del solito: questi non sono i suoi compiti per le vacanze, questa è la preparazio­ne a una nuova vita. Romelu sgobba come raramente gli era capitato per presentars­i all’Inter lucidato in ogni muscolo: vuole che non si noti la differenza tra il giorno in cui è andato via e quello in cui tornerà. E pazienza se in mezzo ci sia stato il deserto in Premier.

Benzina Vuoi per i mal di pancia improvvisi, vuoi per le trattative complesse o le offerte irrinuncia­bili, ma l’estate è stata spesso la stagione più movimentat­a dell’anno per Romelu. Questa la ricorderà finché campa ma, rispetto al passato, è riuscito a mettere a posto tutti i pezzi già a metà giugno. Lo scossone nella sua vita è stato forte, fortissimo, ma è durato poco. Così Rom ha potuto immediatam­ente concentrar­si sul lavoro, e non da solo: ha portato con sé nella villa in affitto in Sardegna il terapista che lo segue e massaggia 365 giorni l’anno, ma pure un preparator­e personale voluto per l’occasione. Nella sua tabella di avviciname­nto al nerazzurro ci sono precise sedute: un’ora e 45 minuti tra pesi, palestra, corsa, resistenza e potenziame­nto tutte le mattine, con un solo giorno di riposo. Il pomeriggio, invece, spesso si fatica in piscina, sempre sotto agli occhi degli specialist­i. Rom si trascinava un piccolo problema alla caviglia dalla Nazionale, ma è stato superato del tutto: adesso non c’è il minimo dolore nel calciare. Alla fine della sessione, poi, il passaggio di rito a -160° per recuperare in fretta: assieme a Rom viaggia da anni, infatti, la macchina per la crioterapi­a. La cura del dettaglio sul corpo è diventata religione proprio nel biennio interista: Antonio Pintus, l’uomo a cui Antonio Conte aveva messo in mano i muscoli della squadra, lo ha guidato in un percorso di autocoscie­nza e non solo di abitudine alla fatica. Pintus vive ora a Madrid, ma poco importa: anche al Chelsea il belga ha proseguito lunga quella stessa strada, anche se in campo non poteva esplodere come avrebbe voluto.

Cibo e riposo Lukaku viene da 2.750’ giocati col Blues addosso: pochini per i suoi standard, l’anno prima in nerazzurro erano stati 3.565’ e la logica dice che la prossima stagione saranno altrettant­i. Il pieno di benzina, però, si inizia a fare adesso, mentre con famiglia e amici si gode uno degli angoli preferiti della “sua” Italia. Con le solite buone normale a tavola, imparate a Milano, toh che strano: non è un caso che Matteo Pincella, il nutrizioni­sta nerazzurro, sia una delle persone che Rom abbraccerà con più forza da mercoledì. Tra i due il dialogo è proseguito anche nell’ultimo anno e la dieta personaliz­zata studiata all’Inter lo ha accompagna­ta ogni giorno, compreso in questi di ferie: si mangia soprattutt­o pollo, patate dolci, riso nero, ma niente pasta, almeno quella tradiziona­le. Per Rom esiste solo la variante “shirataki”, preparata con farina di konjac, pianta nativa della zona subtropica­le temperata asiatica e nota per essere un soppressor­e della fame. Dà sazietà, previene l’assorbimen­to di glucidi e lipidi. Il riposo, otto ore per notte, serve poi a scaricare lo stress emotivo delle ultime settimane di passione: riuscire a portare il Chelsea al tavolo, convincerl­o ad accettare un prestito economicam­ente svantaggio­so, è stato stressante. Ben più che affrontare molte difese di A. 2’43”

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quest’operazione che pareva ardita (eufemismo). Firmare sul contratto sarà come far pace col passato: Tuchel o non Tuchel, Milano non aveva mai lasciato davvero il cuore del belga.

L’attesa L’anticipazi­one del viaggio a Milano si è resa necessaria anche per dettagli burocratic­i: meglio accorciare i tempi, l’inizio luglio è pur sempre la data limite per ottenere i benefici del Decreto Crescita. Questa possibilit­à ha reso possibile ciò che altrimenti sarebbe stato impossibil­e. Grazie allo sconto fiscale, l’Inter potrà dare al suo centravant­one uno stipendio fuori dai propri nuovi standard: 8,5 milioni netti che al lordo costano “solo” 12. In ogni caso, un 35% in meno di quanto Lukaku avrebbe guadagnato se non avesse puntato i piedi a Londra. Il belga ha già dato mandato di “riaprire” la vecchia casa di City Life, il buen retiro della prima esperienza milanese, vicino all’abitazione del gemello Lautaro, ma non sarà questo il momento di viverla come una volta. Dopo mercoledì Romelu tornerà in vacanza per continuare il riposo misto ad allenament­o: non è nel gruppo atteso per il primo giorno di ritiro, il 6 luglio. Chi ha partecipat­o alle ultime partite con le nazionali arriverà da Simone Inzaghi alla Pinetina intorno al 14. Rom ha lasciato il ritiro del Belgio per infortunio e quindi potrebbe presentars­i qualche giorno in anticipo, dopo il 10. Al momento, però, conta solo l’emozione dello sbarco: inizia una nuova vita, attesa come la vecchia.

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 ?? ?? Segui sul nostro sito tutti gli aggiorname­nti e le trattative di mercato dell’Inter, pronta a riabbracci­are Lukaku dopo 10 mesi dall’addio
Segui sul nostro sito tutti gli aggiorname­nti e le trattative di mercato dell’Inter, pronta a riabbracci­are Lukaku dopo 10 mesi dall’addio
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Senza sosta Romelu Lukaku, 29, al lavoro anche in vacanza in vista del ritorno all’Inter

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