Cambiaso «DALLA D AL GENOA CHE SALTO IN 5 ANNI E MI PREPARO PER UNA GRANDE»
L’esterno piace a Juventus e Atalanta: «Aspetto gli eventi, è tutto troppo veloce»
È
l’uomo mercato dell’estate, il giocatore che tutti vorrebbero, ma nessuno è ancora riuscito a prendere Andrea Cambiaso. Juventus e Atalanta gli stanno facendo una corte serrata, lui resta alla finestra. Volando sempre basso, com’è sua abitudine da sempre, considerando la sua carriera. Molta sostanza, grande temperamento, l’abitudine a fare un passo alla volta. La sua carriera da canterano del Genoa, passato anche attraverso la gavetta in Serie D, lo conferma.
3Signor Cambiaso, come vive questo momento di straordinaria popolarità, in cui viene accostato anche alla Juventus?
«Sono esattamente la stessa persona di quattro anni fa. Assolutamente. Il fatto che il mio nome compaia vicino a quelli di grandi club, è soltanto un privilegio e un onore. Fa piacere, ma vivo la cosa in modo sereno. Niente di più».
3 La sua crescita calcistica, pensando che nel dicembre 2020 era
ad Empoli e non giocava titolare, è stata fulminea.
«Vero. È stato tutto molto, anzi troppo veloce. Non riesco quasi neppure io a rendermi conto della situazione, forse anche perché in verità la situazione stessa non è poi così chiara… E poi, credetemi, vedere tutto questo da fuori è molto più semplice di quanto sia in realtà. Aspetto di vedere cosa accadrà».
3La sua rincorsa verso l’alto è stata prodigiosa. Dopo avere conquistato la A con l’Empoli, nell’ultima stagione è stato una
SocialClub Il Genoa sulla pelle
● Un abbraccio fra Andrea Cambiaso (di spalle) e l’ormai ex capitano del Genoa, Domenico Criscito, postato dal primo sui social. Li separano 13 anni: i due sono molto legati, nonostante la differenza di età
delle note più liete della difficile stagione genoana.
«A diciassette anni, ai tempi degli Allievi Nazionali, non ero pronto per giocare in Primavera, e il direttore rossoblù di allora, Taldo, mi mandò in D. Con il senno di poi, fu una scelta giustissima, anche se sul momento non mi sembrò tale. Oggi dico che non la rinnegherò mai e sono anzi orgoglioso di avere giocato là, considerando il giocatore e la persona che sono oggi. Al centodieci per cento rifarei la scelta di andare ad Albissola ed a Savona. Mi ha forgiato, permettendomi di avere sempre la fame giusta».
3Lei è pronto per palcoscenici di prestigio: due giorni fa ha detto addio al Genoa anche il capitano Criscito. La vostra genoanità è nota: lei ha fatto pure il raccattapalle rossoblù a Marassi.
«Mimmo? Bisogna andare avanti, anche le cose belle finiscono. La mia fede calcistica rimarrà immutata. Sono genoano, ma non va confusa con il lavoro, che è il calcio. Lo prendo molto seriamente».
3Come si spiega la stagione negativa del suo Genoa?
«Penso che abbiamo influito diversi fattori. Dopo il cambio di proprietà, si sono succeduti tre allenatori, e già questo indica che qualcosa non ha funzionato. Sa
26 Le presenze
rebbe bastato poco e l’avremmo scampata. Ora il Genoa deve solo guardare avanti».
3Nella
sua leva delle giovanili rossoblù c’erano anche Bianchi e Pellegri. State facendo tutti una bella carriera.
di Andrea «Il valore del settore giovanile del Cambiaso nel Genoa è noto. Non siamo stati i Genoa primi, nè gli ultimi ad uscire da lì. nell’ultima Poi è stato bellissimo arrivare in stagione. Per Under 21 e giocare con Pietro e l’esterno con Lovato, pure lui al Genoa. rossoblù anche Non mi sento arrivato. Mi hanno un gol e 4 assist sempre insegnato a migliorarmi. all’attivo Ricordo una frase del mio allenatore di allora, Sidio Corradi…».
Le gare del giocatore genoano nell’Under 21, con cui ha esordito il 12 novembre scorso
3 Cosa le diceva?
«Che ci vuole una vita per arrivare in cima al grattacielo, ma basta un attimo per cadere».
Il suo idolo da ragazzino?
3
«Sarebbero due. All’inizio giocavo trequartista ed esterno d’attacco, e mi ero innamorato di Dybala. Quando giocava nel Palermo (nel 2014, n.d.r.) venne a Marassi e segnò un gol pazzesco contro il Genoa. Io ero allo stadio, mi colpì. Poi sono diventato un terzino, un esterno, e lì mi ispiro molto a Cancelo. Guardo sempre le sue partite».
⏻ TEMPO DI LETTURA 2’59”