Capitan futuro, rigorista doc Lukic il pilastro al secondo ciak
Il centrocampista è sempre più un punto di riferimento per Juric Blindato dal club: è una garanzia
«Mister, adesso il Toro lo guido io», sembra dire Sasa Lukic mentre si rilassa a bordo dello yacht che, in questi giorni di vacanza, lo sta accompagnando attraverso le isole di fronte alla Croazia. D’altronde, la candidatura appare naturale e la scelta quasi automatica in conseguenza di una stagione nella quale, per crescita, è stato secondo solo al gigante Gleison Bremer. Ivan Juric ha fatto già recapitare nella cassetta della posta di casa Lukic le chiavi del Toro per la prossima stagione. Nel pacchetto è inclusa anche la fascia di capitano ormai prossima a essere lasciata da Belotti, che sta per saltare giù dalla barca tra mille silenzi e una mezza parola col Monaco.
Parole da capitano Non è un ragazzo da mille parole, Lukic. Preferisce esprimersi con l’esempio negli allenamenti e con le prestazioni in campo. Ma quando si fa sentire parla da capitano. Un anno fa, nel cuore del ritiro in Alto Adige, era riuscito a scuotere lo spogliatoio: «Dopo gli ultimi due campionati, dobbiamo restare tutti zitti e lavorare, facendo tutto ciò che ci verrà chiesto da mister Juric», aveva raccontato alla Gazzetta in quei giorni di lavoro. Un anno dopo tutto è cambiato, tranne un aspetto sostanziale: il Toro ripartirà il 4 luglio con il raduno al Filadelfia dopo essere uscito dalla stagione della rinascita nel quale ha gettato le basi per un secondo anno con Juric ancora più interessante. Nel frattempo Lukic è letteralmente esploso, giocando la migliore stagione in carriera: nel centrocampo a due del tecnico croato ha trovato la sua perfetta dimensione, senza sprecare talento ed energie in altre posizioni. Si è trasformato nella stella polare del gioco granata, al punto da meritarsi stabilmente la presenza nella nazionale serba, come mai era accaduto prima. Parole e statura: nel quinto campionato giocato con la maglia del Torino Lukic è diventato quel centrocampista che sa essere un punto di riferimento totale per i compagni. Quel tipo di giocatore, insomma, che il Toro aveva intravisto colpito più di un osservatore, italiano e internazionale, ospite negli ultimi mesi sulle tribune dello stadio Olimpico Grande Torino. Lukic è però una garanzia e insieme al Toro è destinato a fare ancora un lungo percorso. È questa la volontà del club, che lo sta ripetutamente blindando chiudendo la porta a tutti i sondaggi e le richieste di informazioni che, naturalmente, in questi giorni stanno arrivando. Ma è anche il desiderio dello stesso Lukic: la centralità che oggi si è conquistato nel Toro è una garanzia per poter partecipare al Mondiale in Qatar di novembre. Juric costruirà, dunque, il suo secondo anno intorno al pilastro serbo: con molta probabilità da capitano, di certo pure da rigorista, indossando i panni dell’epicentro del Toro. Ci sarà da divertirsi: il Toro e Lukic hanno una voglia matta di sognare insieme.