La Gazzetta dello Sport

Stroppa «MONZA, FERIE FINITE SERVE PARTIRE FORTE LA A? UN ALTRO SPORT E SILVIO È AMBIZIOSO»

Venerdì 1° luglio inizia la prima stagione dei brianzoli nel massimo campionato: «Come in B, diventiamo subito squadra»

- L’INTERVISTA di Matteo Brega

L

e ferie di Giovanni Stroppa non sono mai iniziate davvero. Perché se con la testa e il cuore resti appiccicat­o alla tua squadra, il corpo è solo un mezzo. Che tu sia al mare o in montagna, non stacchi davvero. «Non si va mai in ferie e la voglia di ricomincia­re cresce giorno dopo giorno fin dalla mattina successiva della promozione a Pisa». Il Monza si raduna il 1° luglio, una delle prime formazioni a iniziare la nuova stagione.

3Vacanze

finite, non si scherza più…

«Ci sta iniziare così presto, io se avessi potuto avrei iniziato anche prima ma se ci penso abbiamo finito il campionato meno di un mese fa, il 29 maggio. Ci siamo presi la giusta pausa e ora siamo carichi per ripartire».

3Ha

portato il Monza per la prima volta in A: si avvicina a questo evento in maniera diversa rispetto alle altre estati?

«Ho la stessa passione di sempre e sono focalizzat­o su ciò che dovremo fare. Sarà coerente e trasparent­e come lo sono sempre stato. Certo questo è un campionato anomalo. Sia perché si giocherann­o le prime quattro giornate con il mercato aperto sia perché ci sarà una pausa molto lunga a causa del Mondiale. Il paradosso è che avremo più tempo in questa seconda rispetto a quella avuta tra una stagione e l’altra».

3E come si gestisce la preparazio­ne?

«Sarà una doppia preparazio­ne, in tutti i sensi. Anche perché bisognerà partire forte in campionato visto che si giocherann­o 15 giornate di campionato, il 40% del totale. Mai come quest’anno partire bene e scegliere altrettant­o bene sul mercato sarà fondamenta­le».

3A

proposito: sarà difficile allenatore quotidiana­mente una rosa molto ampia visto il mercato aperto e le trattative in divenire?

«Si rischia di allenare un gruppo che a fine agosto potrebbe essere rivoluzion­ato. Ma in realtà questo lo avevo già affrontato l’estate scorsa. Il sogno di ogni allenatore sarebbe quello di avere tutto definito dal primo giorno di raduno, ma è impossibil­e».

3Il

mercato del Monza sembra poter regalare sorprese ogni giorno…

«La proprietà ha capacità managerial­i di altissimo livello e possibilit­à economiche profonde quindi potrebbero arrivare anche sorprese di grosso calibro».

3Lei

ha in mente qualche nome?

«Io ho dato le mie indicazion­i a Galliani e ai direttori Modesto e Antonelli. Ci si confronta più volte al giorno. Certo, nella mia testa ho già i 25 nomi da mettere in lista. Ma sono aperto a qualsiasi cosa, so che la proprietà è ambiziosa».

3 Primo luglio il raduno a Monzello: resterete lì?

«Sì, è più utile per il lavoro quotidiano. Non manca nulla nel nostro centro sportivo. E poi

avremo un test amichevole ogni 4/5 giorni per avvicinarc­i agli impegni ufficiali».

3Qual è la prima esigenza che ha in mente se pensa al primo luglio?

«Quella di far diventare il gruppo subito una squadra. Fare quello che siamo riusciti a fare nella scorsa stagione. Vorrei ripartire proprio da quello. Anche perché la Serie A è un altro sport rispetto alla B. Non possiamo commettere errori, soprattutt­o in avvio».

3Ranocchia preso, Cragno sosterrà le visite mediche domani, si attende la risposta di Sensi, la trattativa per Carboni procede: sarà un Monza italiano? «Si farà di tutto per creare una squadra funzionale alla mia idea di calcio e capace di raggiunger­e gli obiettivi stagionali».

3Sarebbe rammaricat­o se perdesse molti giocatori per il Mondiale?

«No, vorrebbe dire che avremmo un grande potenziale».

3Se

pensa alla prima giornata con il Torino, cosa si immagina?

«Nella speranza che anche la tribuna di fronte a quella centrale sia agibile, sarà un’emozione vedere la riposta del pubblico al nostro esordio in A. Senza nulla togliere al bellissimo spettacolo della finale d’andata dei playoff di B contro il Pisa mi ricorderò di un Monza-Roma di Coppa Italia. Era il 28 agosto 1988 e vincemmo 2-1 con Piero Frosio allenatore, gol di Casiraghi e Mancuso. C’erano 15 mila persone... (era l’inaugurazi­one del Brianteo, ora U-Power Stadium, ndr)».

3E lei giocò?

«Iniziai in panchina, ma entrai... Non ero contento, ma il mister alla fine mi faceva sempre giocare...».

 ?? LIVERANI ?? La festa Giovanni Stroppa riceve tra le mani il trofeo della B lo scorso 31 maggio allo U-Power Stadium di Monza dopo aver battuto il Pisa in finale playoff
LIVERANI La festa Giovanni Stroppa riceve tra le mani il trofeo della B lo scorso 31 maggio allo U-Power Stadium di Monza dopo aver battuto il Pisa in finale playoff

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