Gregorio Magno
regorio Magno si riprende il trono dei 1500: imperiosamente. In modo travolgente. Anzi, irresistibilmente. Dov’eravamo rimasti? A quell’oro nei 1500 del 2017, quando Paltrinieri bruciò in questa stessa piscina l’ucraino Misha Romanchuk, ora tristemente 5° a 8”18. Greg ritrova il luogo dell’ultimo trionfo e spazza 5 anni pieni di tutto con un assolo magistrale, da autentico uomo solo al comando. Dalla corsia numero 1, evidentemente il binario giusto anche per sentirsi l’eterno Paltrinieri-express: più vicino alla folla per farsi spingere dalla squadra, dal suo allenatore Fabrizio Antonelli, da tutto il pubblico che qui era andato in estasi solo per il divo di casa Milak. Greg confeziona una prestazione in cui si supera a 27 anni, migliorando cioè il suo record europeo del 2020 da 14’33”10 a a 14’32”80, secondo uomo al mondo ad infrangere il muro del 14’33”. Sfiora ancora una volta il primato mondiale
Dal 2012 a oggi una medaglia tira l’altra È un fenomeno
dello squalificato cinese Sun Yang di Londra 2012 (14’31”02), quando il piccolo Greg studiava già da grandissimo arrivando quinto. Dal 2013 Gregorio è diventato l’incontrastato padrone dei 1500 fino all’irruzione nel 2018 del tedesco Wellbrock, detentore uscente e ieri di bronzo in 14’36”92 e del campione olimpico di Tokyo, l’americano Bobby Finke, argento in 14’36”70.
Di nuovo sul trono Che gara
La gara più pazza del mondo dell’incavolatissimo Greg per via della medaglia di legno negli 800. La gara in cui, più di altre volte, Greg si è avvicinato al limite del cinese. La gara in cui, mai come stavolta, dopo l’oro olimpico di Rio e il primo dei tre titoli mondiali di Kazan 2015 con Sun assente al blocco, Greg ha vinto in progressione. 2012
Agli Europei di Debrecen è oro nei 1500, negli 800 è argento 2013
Ai Mondiali a Barcellona arriva un bronzo nei 1500 2014
Agli Europei di Berlino arrivano due ori nei 1500 e negli 800 2015 2016
Agli Europei di Londra due ori e l’oro ai Giochi di Rio nei 1500
Da oggi ritroverà il mare, l’altro grande amore di questo Paltrinieri 2.0, definito dal suo giovane coach “immortale”. Non ci riuscirono il sovietico Salnikov, nè lo stesso Sun Yang, a vincere 3 ori nella prova più lunga e faticosa. Soltanto Grant Hackett ne vinse 4: e con altri due Mondiali prima dei Giochi di Parigi, chissà che Greg non possa raggiungere il leggendario australiano al quale ha già tolto anche il record mondiale da 25 metri. Lo davano in preoccupante calo in piscina, nonostante l’oro negli 800 di tre anni fa e l’argento olimpico di Tokyo. L’era di Greg non solo non è finita, ma ha aggiunto una pagina epica: perché quando domini così una gara, viaggiando fino a 25 metri sotto il record mondiale, non c’è altro che rimanere estasiati dal modo in cui Greg s’è ripreso il mondo. La sua gara. L’ultimo oro in Ungheria che idealmente si ricollega al suo primo oro europeo in Ungheria nel 2012. Greg ha vinto tutto ma non ha smesso di sfidare se stesso e 2017
Ai Mondiali di Budapest e d’oro nei 1500 e bronzo negli 800 2018
Agli Europei di Glasgow argento negli 800 e bronzo nei 1500
quasi aveva bisogno di rivali impegnativi per testare i suoi limiti: li ha lasciati a 4 secondi. Non c’era mai stato un 1500 così veloce ai Mondiali: solo a Shanghai il cinese aveva nuotato in 14’34”14. Greg doveva inventarsi il numero e, complice il suo allenatore, che lo ha “tolto” (grazie alla batteria lenta, 7°) da quelle corsie centrali in cui gli avversari si marcavano troppo bracciata dopo bracciata, ha trovato le condizioni ideali.
Terzo titolo iridato sui 1500 dopo Kazan 2015 e Budapest 2017: «Mi seccava quell’800 perso...»
Orgogliosi di lui Greg è in estasi: «Era da tanto che non facevo un 1500 bene .... Sono veramente contento. Non sono uno che si fa condizionare dal pensiero altrui. I dubbi vengono a me, mi sono venuti abbastanza dopo gli 800. Che gli altri potessero essere più forti di me. Poi ho pensato che ero io il più forte: ma dovevo dimostrarlo in gara. La Duna Arena mi spingeva? Ho visto tutti diventare pazzi ad incitarmi. Il tempo non era la priorità. Sono entrato in acqua volendo vincere. Negli 800 ho sbagliato un po’