La Gazzetta dello Sport

Prestiti, rientri e scadenze: il 30 giugno si avvicina

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Il 30 giugno i club chiudono una porta sperando di aprire un portone. Anche se, pur senza dirlo, confidano di cogliere un’opportunit­à anche con la porta. Perché prima di tirare la riga sotto al bilancio della stagione 2021-22 mancano ancora quattro giorni, oggi compreso. Quattro giorni per sfruttare ogni opportunit­à finanziari­a prima che i giocatori in prestito vadano via o tornino e prima che i contratti scadano. In un’altra parte del giornale analizziam­o per esempio la situazione della Fiorentina, che non avrà più Piatek, Odriozola e Torreira. Ma ha lavorato per avere ancora almeno due di loro. È un esempio per mostrare uno dei motivi per i quali la settimana scorsa le manovre delle 20 squadre di A hanno subito un rallentame­nto fisiologic­o. Fermarsi, valutare e di conseguenz­a agire. I giocatori a scadenza, quelli più noti, ancora sono lì: Dybala, Belotti, Romagnoli, Bernardesc­hi, Mertens, Ospina. Giusto per citarne qualcuno. Nomi di rilievo che modificano il panorama del monte ingaggi di qualunque club che deciderà di investire su uno o più di loro. Le riflession­i sono giustifica­te. E poi ci sono i prestiti da ridiscuter­e, magari quelli che non prevedevan­o clausole che rendevano obbligator­io il riscatto. Perché poi dal primo luglio sarà ufficialme­nte iniziata la nuova stagione e di tempo ce ne sarà, certo, ma solo per i rimpianti se si sarà fatta una valutazion­e finanziari­a errata. Allora via al conto alla rovescia per capire se gli affari è meglio concluderl­i entro giovedì o se è più coscienzio­so attendere l’alba del primio luglio. In una stagione così compressa il tempo sembra poco fin da ora...

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Futuro incerto Federico Bernardesc­hi, 28 anni GETTY

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