Marco, bravo e già maturo Che errore venderlo
Marco Carnesecchi è stato (è) un portiere precoce. A un passo dai 22 anni, li compirà venerdì 1° luglio, ha già in curriculum due campionati e mezzo di Serie B da titolare, uno al Trapani e uno e mezzo alla Cremonese, squadra in cui è stato tra i protagonisti della promozione in Serie A. E viene da un triennio di parate nell’Under 21. Se non fosse che Donnarumma è destinato a monopolizzare il ruolo in Nazionale, prima o poi Carnesecchi potrebbe ambire alla porta dell’Italia maggiore. È un giovane maturo, bravo nella lettura preventiva di un’azione. Come tutti non è invulnerabile, però è difficile sorprenderlo, e con il tempo migliorerà ancora. Non ha mai giocato in Serie A, ma crediamo che sia da Serie A, motivo per cui stupisce che l’Atalanta, proprietaria del “cartellino”, pensi di cederlo alla Lazio. Un anno fa i Percassi hanno investito 20 milioni su Juan Musso, 28enne portiere argentino, preso dall’Udinese, però ci sembra sbagliato fare cassa con un ragazzo di belle prospettive. Anche perché il primo campionato di Musso a Bergamo non è stato uno splendore. Il fatto che Carnesecchi sia stato operato a una spalla, e risulti indisponibile fino all’autunno, ci pare un incidente di percorso e basta. Giovane, bravo, maturo: forse conviene prestarlo ancora, non venderlo proprio alla Lazio, concorrente diretta dell’Atalanta nella corsa a un posto in Europa.