Vacanze Semplici
«Lukaku sarà devastante Passione Viola ma fuori soffro»
a vacanza continua. Mykonos è stupenda, giocare a padel comincia a piacergli parecchio, ma a Leonardo Semplici un po’ gli girano... Per dirla alla sua maniera, alla toscana. Anche perché nella prossima Serie A di tecnici toscani ce ne saranno sette: Allegri, Alvini, Baroni, Cioffi, Dionisi, Sarri Spalletti. Manca lui, Semplici, che la Serie A se l’è guadagnata con la gavetta e se l’è vista sfilare dopo tre giornate dal presidente del Cagliari Tommaso Giulini che aveva salvato da un retrocessione quasi certa. Leonardo sarà libero tra tre giorni quando scadrà il contratto col Cagliari. Ma dovrà partire da primo dei non eletti, per usare un termine caro alla politica. «Infastidisce. Perché vivo l’adrenalina del campo, della partita. Inutile negarlo, a star fuori si vive male».
3Il
L mercato non è ancora cominciato ufficialmente, ma i botti già ci sono: Lukaku torna all’Jnter, Pogba alla Juve, Origi è la punta per il Milan. Chi è il più devastante tra i tre?
«Non c’è dubbio: Lukaku. Va ad aumentare il valore dell’Inter. Ha grande voglia e determinazione e quando c’è stato si è sentito eccome. Vuole tornare dopo una non felice esperienza al Chelsea. Pogba, invece, rientra alla Juve con grandi presupposti: e con mentalità Ha fatto bene, ma non benissimo al Manchester United. Origi è un colpo da Maldini-Massara. Dà valore a un ambiente giusto e in cui tutto è ben organizzato».
3Cosa insegna lo scudetto del Milan?
«Il Milan non era favorito, lo era l’Inter alla quale è mancato quel quid in più per vincere. Il Milan ha avuto continuità di prestazioni, un buon impianto di gioco e il gran lavoro di Pioli in questi due anni».
3Mourinho ha ridato un trofeo europeo, la Conference League, all’Italia. Ha un effetto essere allenati da lui?
«Sicuramente. Una spinta per i giovani. La sua mano si è vista tanto nel finale, ha cambiato modulo ed è arrivato in fondo in Europa. Forse dalla Rona ci si aspetgna tava qualcosa in più in campionato».
3Dove,
invece, ha fatto benissimo la sua Fiorentina.
«Sono tifoso viola da bambino e non lo nego. Un’annata strepitosa. Italiano ha portato grande entusiasmo in una città in cui c’era sofferenza. La sua riconferma è importante».
3Un calciatore viola che l’ha colpita?
«Duncan. Ragazzo straordinario che ho allenato a Cagliari. Aveva bisogno di fiducia e continuità. L’ha trovata e meritata».
3Un nome su cui scommette per la prossima serie A?
«Dico innanzitutto Manuel Lazzari per le qualità che ha. Abbiamo fatto un percorso insieme. Dalla C. Spero faccia un ulteriore salto in alto. E poi aggiungo Peta
In vacanza
aspetta il ritorno
Leonardo Semplici, 54 anni, in vacanza a Mykonos in Grecia, aspetta di tornare in panchina dopo l’esperienza vissuta al Cagliari in A
al quale serve avere più spazi e fiducia».
3Le
faccio un altro nome: Strefezza. A Lecce in B ha segnato 14 gol, ma è nato con lei alla Spal.
«Mi auguro che possa imporsi con il Lecce. Ha avuto una crescita esponenziale migliorando nella finalizzazione. Giusto che giochi davanti, è uno che corre e ha bisogno di un altro che gli copre le spalle quando parte».
3A Lecce comanda il mercato un certo Pantaleo Corvino che ebbe fiducia in lei portandola alla Fiorentina in Primavera. «Gli devo tanto e gli sono grato per l’opportunità che mi ha dato. Io tifavo viola, mi ha portato lì dove sognavo. Spero che centri la salvezza col Lecce».
3Dove c’è uno dei sette tecnici toscani della prossima A, Marco Baroni. Chi è il corregionale col quale ha migliori rapporti? «Proprio Baroni. Siamo cresciuti insieme in paese a Tavarnuzze. stessa strada, via 2 giugno. Un giorno fu ribattezzata “via della serie A”. I nostri figli sono amici, le famiglie pure, ci sentiamo sempre».
3Chi lotta per la salvezza? «Saranno sei, sette squadre. Poi verrà fuori la solita sorpresa. Emergerà chi ripartirà bene dopo la sosta del Mondiale».
3Ora
che ha visto molto calcio in libertà è ancora convinto che la difesa a tre, che lei predilige, sia la base giusta?
«In A sì. Ma il calcio è strano. Fino a qualche anno fa in Europa non era ben vista, poi ha vinto Tuchel col Chelsea e allora ok. Ci sono troppi luoghi comuni».
3Lei si è aggiornato girando tanti Paesi e guardando anche i dilettanti. Ma, tolti i soliti noti, cosa l’ha stupita?
«L’intensità dell’Athletic Bilbao. Allenamenti brevi, ma di una intensità pazzesca. Quando tornerò li proporrò».
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