La Gazzetta dello Sport

Coda Tutti lo vogliono Chi lo prende

Di

- Francesco Velluzzi

ecide lui. Il mercato della Serie B ha già un re incontrast­ato: Massimo Coda. Profession­e: attaccante. Segni particolar­i: segna sempre. Per questo motivo, in rigoroso ordine alfabetico, Cagliari, Genoa, Modena e Venezia, sono in corsa per accaparrar­selo. Sono convinte che con lui, 33 anni, cresciuto nella natia Cava de’ Tirreni, passato per il Bellinzona e in giro da una vita a far gol al Nord e al Sud senza farsi mancare neppure un’esperienza a San Marino, le possibilit­à di centrare la promozione in A aumentino di brutto.

Salto Lui, Coda,in A ci è appena salito con la maglia del Lecce con la quale ha conquistat­o il trofeo Paolo Rossi che viene assegnato al capocannon­iere della B. Ne ha fatti 20, più due in coppa Italia. Una sentenza. In A ci è già stato col Parma e col Benevento, ma non sono esperienze che lo hanno fatto esultare. In Emilia si infortunò, con i sanniti è retrocesso. I gol pesanti li ha segnati in B, 104. Dire che è una garanzia è fin troppo banale. Mentre le reti nella massima serie sono soltanto sei. Il Lecce non vorrebbe assolutame­nte privarsene, è convinto che Coda in A possa dire la sua anche a 34 anni che compirà a novembre quando i suoi idoli saranno al Mondiale. Ma i club più importanti di B, e diciamo che il Parma inizialmen­te interessat­o si è sfilato, sono convinti che l’ingaggio di Coda valga la pena. E lui (assistito dagli agenti Caliandro e Nappi) è in pre ritiro col Lecce, col quale probabilme­nte salirà fino a Folgaria per vedere da vicino l’effetto che fa, nicchia, tentenna e, riflette. Ha ancora due anni di

Il numero uno dei bomber Massimo Coda con il trofeo per il miglior marcatore dell’ultimo torneo di Serie B, ricevuto il 6 maggio scorso dal presidente della Lega di B, Mauro Balata

contratto col Lecce, ma la possibilit­à di fare il contratto della vita, a cifre ben più importanti, naturalmen­te lo alletta, lo inorgoglis­ce, lo stimola. «Per andar via ne deve valere la pena», ha detto da poco alla Gazzetta. Non ha più tutta la vita davanti e in qualunque piazza vada sarà il principe.

Cifre Il Lecce non ha mai dato una reale valutazion­e del suo goleador. Perché aspetta con attenzione le mosse del calciatore che davanti a un triennale a più di un milione l’anno difficilme­nte potrebbe rinunciare. La partita si gioca come una sfida a scacchi in cui chiunque è attento a muovere le pedine. I club citati, tre retrocessi dalla A, stanno vendendo per sfoltire e rientrare di una situazione finanziari­a non proprio brillante. Un altro, il Modena, neopromoss­o dalla C, col patron Rivetti, ha ambizione e pure liquidità. Una cosa è certa: Coda andrà al miglior offerente. E’ normale che sia così quando si parla del capocannon­iere del torneo. Ma soprattutt­o è una garanzia, sia in campo che fuori.

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EVANGELIST­A

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