Coda Tutti lo vogliono Chi lo prende
Di
ecide lui. Il mercato della Serie B ha già un re incontrastato: Massimo Coda. Professione: attaccante. Segni particolari: segna sempre. Per questo motivo, in rigoroso ordine alfabetico, Cagliari, Genoa, Modena e Venezia, sono in corsa per accaparrarselo. Sono convinte che con lui, 33 anni, cresciuto nella natia Cava de’ Tirreni, passato per il Bellinzona e in giro da una vita a far gol al Nord e al Sud senza farsi mancare neppure un’esperienza a San Marino, le possibilità di centrare la promozione in A aumentino di brutto.
Salto Lui, Coda,in A ci è appena salito con la maglia del Lecce con la quale ha conquistato il trofeo Paolo Rossi che viene assegnato al capocannoniere della B. Ne ha fatti 20, più due in coppa Italia. Una sentenza. In A ci è già stato col Parma e col Benevento, ma non sono esperienze che lo hanno fatto esultare. In Emilia si infortunò, con i sanniti è retrocesso. I gol pesanti li ha segnati in B, 104. Dire che è una garanzia è fin troppo banale. Mentre le reti nella massima serie sono soltanto sei. Il Lecce non vorrebbe assolutamente privarsene, è convinto che Coda in A possa dire la sua anche a 34 anni che compirà a novembre quando i suoi idoli saranno al Mondiale. Ma i club più importanti di B, e diciamo che il Parma inizialmente interessato si è sfilato, sono convinti che l’ingaggio di Coda valga la pena. E lui (assistito dagli agenti Caliandro e Nappi) è in pre ritiro col Lecce, col quale probabilmente salirà fino a Folgaria per vedere da vicino l’effetto che fa, nicchia, tentenna e, riflette. Ha ancora due anni di
Il numero uno dei bomber Massimo Coda con il trofeo per il miglior marcatore dell’ultimo torneo di Serie B, ricevuto il 6 maggio scorso dal presidente della Lega di B, Mauro Balata
contratto col Lecce, ma la possibilità di fare il contratto della vita, a cifre ben più importanti, naturalmente lo alletta, lo inorgoglisce, lo stimola. «Per andar via ne deve valere la pena», ha detto da poco alla Gazzetta. Non ha più tutta la vita davanti e in qualunque piazza vada sarà il principe.
Cifre Il Lecce non ha mai dato una reale valutazione del suo goleador. Perché aspetta con attenzione le mosse del calciatore che davanti a un triennale a più di un milione l’anno difficilmente potrebbe rinunciare. La partita si gioca come una sfida a scacchi in cui chiunque è attento a muovere le pedine. I club citati, tre retrocessi dalla A, stanno vendendo per sfoltire e rientrare di una situazione finanziaria non proprio brillante. Un altro, il Modena, neopromosso dalla C, col patron Rivetti, ha ambizione e pure liquidità. Una cosa è certa: Coda andrà al miglior offerente. E’ normale che sia così quando si parla del capocannoniere del torneo. Ma soprattutto è una garanzia, sia in campo che fuori.