La Gazzetta dello Sport

Espargaro, che rimonta «Avevo la moto per vincere Mi sento in lotta per il titolo»

Il pilota Aprilia coinvolto nella caduta dell’amico Quartararo, che si scusa: «Fabio pilota corretto»

- M.sal.

Forse c’era un altro fuoriclass­e, nella MotoGP degli anni passati, e in mezzo a tanti fenomeni era passato inosservat­o. O magari è solo che non tutti abbiamo gli stessi tempi, a qualcuno le cose riescono naturali, ad altri servono riflession­i, ripetizion­i, maturazion­e. Per Aleix Espargaro deve valere un mix tra le due cose. Perché è vero che nelle ultime stagioni era stato impegnato a far crescere l’Aprilia che ha maritato a scatola chiusa per poi trasformar­la in una sposa fascinosa. Ma non si inventa una gara capolavoro come quella che gli è riuscita ieri se non sei un pilota formidabil­e.

Falciato Aleix è talmente in palla che funziona persino come profeta. Due le sue frasi simbolo in vigilia di Assen. La prima di venerdì: «Quartararo ha qualcosa in più in termini di velocità, ma quando si va così forte è facile sbagliare». La seconda: «Vorrei andare in vacanza con meno di un GP di svantaggio da lui...». Vien voglia di chiedergli i numeri del Superenalo­tto, perché per quanto inverosimi­li, si sono verificati tutti e due gli eventi. «È che sono tra i più vecchi del paddock...», ha sorriso. Prima di vedere avverare la prima previsione, Aleix era stato davvero bravo già a scattare via alla grande, davanti a Quartararo che partiva una fila davanti. E poi voilà: il francese, al giro 5, è caduto per davvero, e cadendo lo ha falciato. I due sono amici, vicini di casa ad Andorra. I bimbi di Espargaro, Mia e Max (il maschietto ieri ai box in impeccabil­e tutina copia di quella di papà), chiamano Quartararo “zio Fabio”. Nessuno strascico, quindi, anzi Fabio alla fine è andato ad abbracciar­lo e a scusarsi. «È un pilota corretto – ha detto Espargaro – ma so che funziona così, non per sufficienz­a o per presunzion­e: più sei sicuro di te e più rischi...». Lui, Aleix, è stato bravo a rimanere in equilibrio sulla ghiaia. Solo che a quel punto era 15°. Poco male: si è rimesso in caccia furibondo e via via è tornato su: «Mi sono detto: “o faccio dei bei punti o cado”». È finita che i punti sono stati più belli anche della migliore aspirazion­e. All’ultimo giro era 6° e sembrava già un trionfo. Invece, dopo aver distolto lo sguardo da Bagnaia trionfante, tutti si sono resi conto che Aleix ha chiuso quarto, senza nemmeno immaginare come sia stato possibile. Ovvero con un doppio sorpasso magico su Jack Miller e Brad Binder. «Ero il più veloce, la mia moto era spettacola­re – ha poi detto – potevo vincere e penso che potrò lottare per il campionato». Sì, perché coi 13 punti acciuffati passa da 34 di distacco a 21, meno di un GP. Come da vaticinio.

Bravo Mav E quindi il titolo, fino a due mesi fa impensabil­e, resta alla portata. Grazie anche nuova carena «che ha aiutato». E magari col supporto di Maverick Viñales. «Sono contento innanzi tutto per lui, merita il podio. E poi anche perché sarà utile nella lotta con Fabio». «Lavorerò per lui», ha garantito Maverick raggiante, in pace con se stesso e col mondo («Ho una bella famiglia, una bella squadra, non potrei chiedere di più»). E non si tratta solo di provare a piazzarsi tra il suo capitano e la Yamaha di Fabio. «Ci scambierem­o dati e consigli sui nostri rispettivi punti di forza, Migliorere­mo ancora».

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 ?? MILAGRO ?? Fair play Mondiale Fabio Quartararo al termine del GP d’Olanda si è recato nel box dell’Aprilia per scusarsi con Aleix Espargarar­o che aveva travolto al 5° giro (foto sopra) facendo perdere allo spagnolo la possibilit­à di lottare per la vittoria
MILAGRO Fair play Mondiale Fabio Quartararo al termine del GP d’Olanda si è recato nel box dell’Aprilia per scusarsi con Aleix Espargarar­o che aveva travolto al 5° giro (foto sopra) facendo perdere allo spagnolo la possibilit­à di lottare per la vittoria

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