La Gazzetta dello Sport

Antonelli: «Si diverte questo è il segreto Ma la fatica è tanta la sera poi sviene...»

- BUDAPEST (UNGHERIA)

Il tecnico lo applaude: «Greg è un agonista, farebbe le gare due volte. Ora deve essere bravo a gestire le energie». Salterà i campionati italiani

Quando fu scelto da Gregorio Paltrinier­i per subentrare a Stefano Morini che gli aveva fatto vincere tutto, Fabrizio Antonelli definì Greg «come una Ferrari». Sabato, dopo l’oro nei 1500, il tecnico si è spinto oltre: «Greg è immortale, mi sarei ritirato se avesse fatto il record mondiale...».Quel «ragazzino esuberante è diventato uomo e per fortuna conserva l’entusiasmo puro che lo contraddis­tingue. È un vero piacere quotidiano poterlo allenare». Dicevano che Fabri (come lo chiama Greg) lo stesse distoglien­do dalla resa vincente in piscina, ed invece, tra maestro ed allievo la sintonia è totale. Anche su temi come l’ambientali­smo, il tema della siccità di questi giorni è sensibile. «Nel nostro gruppo l’ambiente, il teatro di grandi imprese, è un tema prioritari­o perché noi viviamo nell’acqua. E dobbiamo dare un esempio e un messaggio, sempre super attenti nel farlo in ogni momento: mai sprecarla».

Ragazzini

Greg ha ritrovato anche nel fondo i “ragazzini” rivali e Antonelli sa che dopo gli 800 «quegli avversari hanno scatenato in lui la reazioni che abbiamo visto». Cinque gare non sono troppe? «Ha subito fatto una buona prestazion­e, rompendo il ghiaccio con una medaglia nel fondo. Vuole sempre fare tutto anche se Wellbrock non farà la 5, lui la fa. La farebbe due volte se glielo chiedeste. Dove trova le risorse? Quando fai una cosa in cui ti diverti il tempo vola. La fatica la sente, quando si stende sul letto la sera, perde i sensi... Ma si diverte, si eccita, si carica, è un agonista. Se ci fosse un campo da beach volley direbbe andiamo. Fino allo sfinimento. È questo il suo segreto. Sicurament­e si rischia. Fortunatam­ente quest’anno le gare in vasca erano prima. Se la deve godere». Dopo i Mondiali, Antonelli darà a Paltrinier­i una settimana di riposo: «Ora deve essere bravo a gestire le energie e completare le gare consapevol­e di quante ne sono rimaste. Salterà i campionati italiani». Antonelli si avvale di un assistente, il tecnico biomeccani­co Roberto Baldasarre. «Ha trovato pane per i suoi denti con Roberto, l’ho scelto come assistente proprio perché lavora con i numeri. Mi aiuta tutti i giorni, 24 ore su 24, se deve raccoglier­e i tempi raccoglie i tempi, se deve raccoglier­e i dati raccoglie i dati. L’ho scelto perché è un mondo che mi appassiona ed è una cosa in cui credo. I dati oggettivi nel nuoto sono pochi, ma sono importanti quelli che ci sono. La sera prima della finale dei 1500 siamo rimasti in camera fino a tardi a guardare la nuotata di Greg con i fermi immagine per vedere le carenze e capire cosa avrebbe dovuto fare. Alla fine abbiamo trovato la soluzione più semplice: doveva esprimere ciò che aveva nelle braccia, nient’altro». Cosa ha cambiato Antonelli a Greg per riportarlo al top? «In piscina ha cambiato modo di distribuir­e lo sforzo». Fino a dominare il mondo.

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 ?? ?? Gioia A destra Fabrizio Antonelli, 41 anni, esulta insieme con David Popovici, 17, per l’oro di Paltrinier­i
Gioia A destra Fabrizio Antonelli, 41 anni, esulta insieme con David Popovici, 17, per l’oro di Paltrinier­i

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