La Gazzetta dello Sport

Reparto super Ma il sacrificio è necessario per l’ok ai conti

- Di Filippo Conticello

Nelle giornate migliori, quelle più tranquille, ma anche quando soffiava vento là dietro, l’Inter aveva sempre una certezza a cui grapparsi: la difesa super è stata come una coperta calda in questi ultimi tre anni nerazzurri. La SDB, il trio di colossi forgiato nel fuoco da Antonio Conte e usato con costanza anche da Simone Inzaghi, è stato il miglior reparto di tutto il campionato italiano nel periodo, pur vincendo solo un titolo su tre. Da quando Milan Skriniar, Stefan De Vrij eAlessandr­o Bastoni si sono messi sulla stessa linea, stagione 201920, i nerazzurri hanno subito 103 gol totali in serie A. Molti meno delle seconde in questa speciale classifica: Juventus e Milan, che nel mentre avrebbero pure vinto uno scudetto a testa, inseguono quindici gol più indietro, a quota 118. Adesso ciò che il destino e Conte hanno unito verrà molto probabilme­nte separato dal mercato, che per definizion­e guarda i soldi e non il cuore.

Le scelte Quanto la difesa dei sogni nerazzurri verrà smembrata dipenderà dalla possibilit­à di aggiungere De Vrij a Skriniar: lo slovacco è ormai vicinissim­o al Psg, ma anche l’olandese è tutt’altro che incedibile. Insomma, inizierà una nuova era, obbligata dagli eventi, dai conti e dalle necessità future: la scelta di intervenir­e nel reparto arretrato nasce dalla consapevol­ezza che è sempre più facile rimpiazzar­e un difensore piuttosto che un attaccante, ma anche dal fatto che l’interesse dei compratori più danarosi d’Europa si sia concentrat­o sui centrali nerazzurri. Su tutti Skriniar, l’uomo sacrificat­o sull’altare della sostenibil­ità, più o meno come Achraf Hakimi, prima che arrivasse la slavina Lukaku verso il Chelsea. Oltre alla destinazio­ne finale, il Psg, anche le cifre di questa operazione ricordano quella che portò il marocchino sotto la Tour Eiffel: nel complesso, si balla attorno ai 70 milioni.

I risparmi

La decisione come sempre arriva dall’alto, dalla casa madre Suning, ed è stata condivisa da tutta la dirigenza nerazzurra per affrontare la stagione con la dovuta serenità: serve chiudere il mercato con un attivo robusto, una sessantina di milioni circa. E anche la vendita di Pinamonti, diretto verso Bergamo, aiuterà a centrare quella cifra. Il denaro in entrata servirà anche a sostenere gli acquisti, tanti, ben cinque, fatti in questo inizio di mercato. Senza scordare la necessità di ridurre il monte ingaggi di un 15% o giù di lì: saranno pure da considerar­e i “nuovi” 12 milioni lordi di Lukaku e i 9 sommati di Mkhitaryan e Onana, ma qualche risparmio in uscita si intravede già: con Sensi 3,7 milioni, con Radu 1,8, con Perisic 9,2, con Vecino 4,6, con Ranocchia 3,3, con Kolarov 2,7. Aspettando i due cileni in uscita, che insieme pesano ancora più di 20.

Lo slovacco aveva le migliori offerte. Serve pure cedere Pinamonti. E scende il monte ingaggi...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy