La Gazzetta dello Sport

Il rinnovo a Madrid chiave per tornare tra i bianconeri

Alvaro prolunga con l’Atletico sino al 2024 Il prezzo scende e pure il prestito è possibile

- Di Carlo Laudisa @CARLOLAUDI­SA

Èfinita? No, non è finita. Alvaro Morata saluta la Juventus e prolunga con l’Atletico Madrid sino al 2024: nel giro di 24 ore l’attaccante spagnolo, in apparenza, ha fatto due passi che lo allontanan­o dai bianconeri. Il primo è legato alla fine del suo prestito con la società bianconera, il secondo alla scelta di unirsi ai colchonero­s per un anno in più. In realtà, soprattutt­o questa seconda mossa è un implicito aiuto alla strategia del direttore sportivo Federico Cherubini per riportarlo a casa in maniera definitiva. Se Alvaro non avesse rinnovato con la società madrilena, l’operazione di un nuovo prestito sarebbe stato impossibil­e, visto che il club della famiglia Gil non avrebbe mai accettato di cederlo a scadenza, senza alcuna garanzia.

Negoziazio­ne Ora invece si apre una fase nuova, quella dell’autentica trattativa tra i due club. A tal proposito va ricordato che il contratto originale prevedeva il riscatto di Morata per 35 milioni di euro, una cifra che a Torino si erano dichiarati subito indisponib­ili a spendere. Nel budget della Continassa ci sono al massimo una ventina di milioni per completare un’operazione che è già costata altri 20 (10 milioni di prestito all’anno). E comunque l’anno in più di Morata con l’Atletico permette di abbassare il prezzo del suo riscatto, visto che ciò diluisce l’ammortamen­to dell’investimen­to realizzato nel 2020 con l’acquisto dal Chelsea per 53 milioni di euro. Con questa sfumatura, infatti, il costo di Alvaro può scendere anche a 25 milioni. Dipenderà dai dirigenti delle due società trovare la formula giusta per venirsi incontro. Può essere un prestito con obbligo di riscatto oppure una cessione a titolo definitivo con pagamento pluriennal­e.

Uomo di Max Un fatto è certo: nell’agenda di Max Allegri, Morata è sempre nei primissimi posti. Soprattutt­o se dovesse uscire Moise Kean, lo spagnolo sarebbe l’interprete ideale da inserire nel nuovo attacco bianconero. Del resto, si è già visto come il tecnico juventino lo utilizzi volentieri sulla fascia sinistra, ma lo veda altrettant­o bene anche al centro: eventualme­nte come una sorta di vice Vlahovic. In questa panoramica non va mai trascurato il pessimo rapporto tra Alvaro e il Cholo Simeone: tant’è vero che non viene quotata la possibilit­à di una sua conferma a Madrid. Nel frattempo è evaporato anche l’interesse del Barcellona dopo la discesa in campo di gennaio. Semmai Morata potrebbe trovare spazio in Premier League (Arsenal), ma è evidente la sua preferenza per Torino. E a tal riguardo non va mai dimenticat­o l’aspetto fiscale. Sin dal suo approdo alla Juve due estati fa, il nazionale spagnolo ha goduto dei benefici del Decreto Crescita e ovviamente ha diritto a conservare questo status privilegia­to. Facendo un po’ di conti, insomma, si comprende bene perché questa soluzione goda di tanti favori tra i vertici juventini. Morata è ben visto dall’ambiente, oltre che dal gruppo-squadra. Si spiega, allora, questa strategia dell’attenzione nei suoi riguardi. Con pazienza, ben sapendo che il semaforo verde potrebbe scattare più avanti.

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Alvaro Morata, 29 anni, ha giocato 185 gare ufficiali alla Juventus, segnando 59 reti tra campionato e coppe e vincendo due scudetti, tre coppe Italia e due Supercoppe
GETTY Affezionat­o al bianco e nero Alvaro Morata, 29 anni, ha giocato 185 gare ufficiali alla Juventus, segnando 59 reti tra campionato e coppe e vincendo due scudetti, tre coppe Italia e due Supercoppe

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