Cadute, risalite e il vizio del gol Simone è pronto di nuovo a stupire
È ritornato in forma ma al Toro ora è chiuso Il Sassuolo e altri club bussano alla porta...
Giusto sette giorni fa ha compiuto 31 anni: Simone Zaza è entrato nel pieno della maturità sportiva. Reduce da una stagione difficile per problemi che lo hanno tenuto spesso fuori, ma che sono totalmente alle spalle, adesso si prepara alla prossima con una grande voglia di rifarsi. Restando nel Toro o accettando le offerte di un altro club, perché in granata la concorrenza è forte e ci sono Sanabria e Pellegri in posizione di netto vantaggio: Juric punta anzitutto su di loro. E allora ecco i primi tamtam di mercato relativi all’attaccante lucano. Il più insistente lo porterebbe, anzi lo riporterebbe, al Sassuolo nel caso di cessioni (più che probabili) in attacco. Nelle ultime due sessioni di mercato, Zaza aveva rifiutato la corte di molte squadre. Tra le italiane si era parlato in maniera insistita di Udinese e Salernitana, per l’estero c’erano state la Liga (Maiorca) e la Premier League (Southampton): con cortesia pari a decisione, i discorsi sono stati troncati sul nascere. Adesso però il suo atteggiamento dovrà cambiare dinanzi alla priorità assoluta: ritornare dubito tra i protagonisti.
Lo scudetto Del resto il curriculum è solido: l’eccellente rendimento nel biennio al Sassuolo (20 reti in 64 presenze), il gol del sorpasso al Napoli nella sua stagione juventina conclusa con lo scudetto, le 18 partite in azzurro (2 reti) e i 19 gol a Valencia in due temporadas di Liga, dicono chiaro che Simone resta un attaccante appetibile, uno da doppia cifra. Se nello scorso torneo ha messo assieme poche apparizioni è anzitutto a causa di un problema al ginocchio manifestatosi proprio in avvio di stagione. Per riprendersi completamente dall’infortunio attraverso una terapia conservativa furono necessari oltre due mesi, il che vuol dire che venne tenuto fuori dalla mischia per metà girone di andata. In questo lungo periodo, Zaza rimase convinto che, una volta tornato in forma, si sarebbe potuto prendere delle rivincite. Il calcio però spesso non ti aspetta. Privato a lungo anche di Belotti, l’allenatore granata dovette puntare tutto su Sanabria, ricavandone peraltro buone risposte. E allora, complice un sistema di gioco che prevede una sola punta, Zaza si è dovuto rassegnare a vivere un campionato anonimo.
Le salvezze Ma i tifosi granata ricordano molto bene quanto sia stato prezioso il suo apporto nei due tornei della grande sofferenza, quelli conclusi positivamente da Moreno Longo e Davide Nicola, che hanno visto il Toro in lotta per la salvezza. In tutte e due le annate, Simone ha lasciato il segno. Nel 2020-2021 i suoi sei gol sono valsi 7 punti sui 37 finali del Toro. Fondamentale il 22 gennaio del 2021 la doppietta a Benevento. Con i padroni di casa in vantaggio per 2-0, il Toro ha trovato la rimonta grazie al suo centravanti mancino. Il gol del pareggio, arrivato al 93’, è risultato determinante per la retrocessione della squadra di Pippo Inzaghi e per la salvezza dei granata di Nicola che si sono affrontate giusto nella giornata conclusiva (1-1). Se non fosse arrivato quel pari all’andata nell’ultima giornata le due squadre sarebbero state divise da un solo punto. Ma questo è il passato, il futuro è tutto da scrivere, al Toro o in nuovo club.