La Gazzetta dello Sport

Lukaku più Onana, Mkhitaryan, Asllani... L’Inter di Inzaghi può rivelarsi più ricca

- Alessandro Vocalelli

La stagione del calcio mercato è partita tra mille dubbi e una sola certezza: l’Inter dovrà chiudere con un attivo di almeno 60 milioni. Partendo da questa premessa - un ritornello, uno slogan, quasi un passaparol­a tra tutti gli operatori - la domanda più gettonata è stata (diciamo così) anche la più scontata: ma l’Inter, con queste premesse, riuscirà a mantenersi competitiv­a? Le prime operazioni, con il capolavoro­Lukaku, hanno finito per far sorgere un secondo quesito: non sarà che alla fine di questa caldissima estate la squadra a disposizio­ne di Inzaghi sarà addirittur­a più forte? Interrogat­ivo legittimo, che però - anche se può sembrare una provocazio­ne e non lo è ne apre uno molto più concreto e d’attualità: non sarà che sta addirittur­a nascendo una squadra, una rosa, non solo più forte di un anno fa, ma anche più forte di quella di Conte? Di quel gruppo che il tecnico dello scudetto avrebbe voluto mantenere, conservare - gli sarebbe bastato anche questo per

evitare un divorzio traumatico. La sensazione, come detto, è che a distanza di appena dodici mesi potrebbe nascere un’Inter con tanti milioni in più nelle casse, ma sul campo ancora più competitiv­a, affidabile, completa, di quella campione d’Italia. In poche parole, appunto, più forte. Una suggestion­e? Un abbaglio estivo? Certo, nessuno ha la sfera di cristallo e può prevedere

ciò che accadrà in questi due mesi. Ma, stando alle trattative, agli acquisti già perfeziona­ti, alle cessioni di cui tanto si parla, si può provare a fare un confronto tra i vari reparti. Cominciand­o dal portiere. Antonio Conte aveva Handanovic e dietro di lui c’era - con tutto il rispetto - un discreto interprete del ruolo come Padelli. Simone Inzaghi e su questo non ci sono dubbi potrà adesso contare su

Handanovic e metterà - chissà fino a quando - in panchina Onana. Uno con 150 presenze nell’Ajax e titolare della nazionale del Camerun. Insomma, un bel salto di qualità. In difesa, è verissimo, c’è il rischio concreto - molto probabile se non scontato - di dover fare a meno di Skriniar. Perdita dolorosiss­ima, che servirebbe per finanziare altre operazioni, ma che potrebbe anche essere attenuata dall’arrivo di Bremer, giustament­e considerat­o il miglior difensore del campionato passato. Sulle fasce, rispetto all’Inter di Conte, non ci saranno più Hakimi e Perisic, sostituiti da Dumfries e Gosens. E se Hakimi rappresent­a una ferita aperta, che Dumfries non ha sicurament­e sanato, non si può dire che dalla parte opposta il bilancio sia sicurament­e in passivo. Gosens, nel suo ultimo anno all’Atalanta, è stato l’autentico valore aggiunto, con undici reti all’attivo. Un bottino che Perisic - giocatore fortissimo, intendiamo­ci - ha messo insieme, ed è il suo record personale, soltanto da seconda punta.

La vera, clamorosa, differenza è però a centrocamp­o e in attacco. Conte dietro a Barella-Brozovic ed Eriksen aveva Vidal, Gagliardin­i, Sensi e Vecino. Oggi Inzaghi può contare dietro a BarellaBro­zovic e Calhanoglu - oltre a Gagliardin­i - su Asllani e soprattutt­o Mkhitaryan. Vi sembra che il quadro sia peggiorato? E poi l’attacco. L’Inter tricolore aveva un quartetto formato da Lukaku, Lautaro, Pinamonti e Sanchez. Oggi, con Lautaro e Lukaku, rischiano di esserci Dybala e uno tra Dzeko e Correa. O tutti e due se non dovesse arrivare più l’argentino. Insomma, Inzaghi potrebbe avere una rosa veramente competitiv­a, in Italia e in Europa. E Conte un rimpianto se non proprio un rimorso: un’Inter così l’avrebbe mai abbandonat­a?

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 ?? ?? Di nuovo insieme Romelu Lukaku, 29 anni, e Simone Inzaghi, 46, lo scorso anno nel ritiro dell’Inter: il centravant­i belga, dopo la parentesi al Chelsea, e l’allenatore si ritrovano ancora una volta in nerazzurro
Di nuovo insieme Romelu Lukaku, 29 anni, e Simone Inzaghi, 46, lo scorso anno nel ritiro dell’Inter: il centravant­i belga, dopo la parentesi al Chelsea, e l’allenatore si ritrovano ancora una volta in nerazzurro

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