Miracolo! Zhou, terrore al via «L’Halo mi ha salvato»
Gasly e Russell si toccano ed è il caos: l’Alfa Romeo del cinese decolla e si rovescia. Illeso, vuole essere in Austria
Un miracolo, sì. Quando una Formula 1 decolla a oltre 200 orari piena di carburante, striscia sull’asfalto senza controllo e capovolta, sbatte sulle barriere, le scavalca e non si fa male nessuno... bisogna davvero fare molti ringraziamenti alla tecnologia e anche a Qualcuno lassù. Guanyu Zhou potrà ricordare il terrificante incidente al primo giro del GP di Gran Bretagna, che lo ha visto uscire indenne, come una brutta avventura e niente di più. Tutti hanno trattenuto il fiato quando l’Alfa Romeo del pilota cinese ha finito la sua folle corsa incastrata tra la barriera di gomme e le reti di protezione, proprio davanti alla tribuna piena di tifosi. Per lunghi attimi, la tv non ha mostrato replay, protocollo ormai standard in questi casi: niente immagini fino alla notizia che il pilota non è in pericolo di vita, per fortuna arrivata in tempi brevi.
La dinamica La direzione gara non ha attribuito responsabilità per l’incidente, che ha avuto una dinamica abbastanza chiara. George Russell non è partito bene, è stato superato da diverse monoposto e quando ha preso velocità non si è accorto di avere l’AlphaTauri di Pierre Gasly alla sua sinistra. Il contatto tra la gomma anteriore destra del francese e la posteriore sinistra dell’inglese ha fatto perdere il controllo alla Mercedes che è schizzata verso sinistra, colpendo l’Alfa Romeo dell’incolpevole Zhou. La sua macchina è letteralmente decollata e si è subito capovolta, sfrecciando ribaltata sull’asfalto, tra milioni di scintille sprigionate dall’Halo che, ancora una volta, ha fatto il suo meraviglioso lavoro. Come già accaduto nel recente passato, infatti, il dispositivo a protezione della testa del pilota ha fatto quello per cui è stato progettato alla perfezione. Il roll-bar della macchina di Zhou, infatti, si è sbriciolato e solo la struttura dell’Halo ha protetto il casco del pilota dal contatto col terreno. «Ringrazio l’Halo per avermi salvato» il messaggio che Guanyu ha poi diffuso via social, dopo essere stato estratto dalla sua macchina e portato al centro medico per i necessari accertamenti che hanno escluso fratture e altri danni. «È stato un grosso incidente e sono contento di stare bene - ha detto ancora - i commissari e il team medico in pista sono stati fantastici con la loro rapida risposta. Devo anche i miei ringraziamenti
alla Fia e alla Formula 1 per tutto il lavoro che hanno svolto, e continuano a fare, per migliorare la sicurezza delle nostre vetture. L’Halo mi ha salvato e dimostra che ogni passo che facciamo per migliorare le nostre auto ha risultati reali e preziosi. Voglio tornare in pista fare ciò che amo: sono in forma e non vedo l’ora che arrivi l’Austria la prossima settimana».
Insegnamento Tutto è bene quel che finisce bene, insomma, anche se l’immagine di una monoposto che si solleva oltre le prime barriere protettive ha molto colpito. Russell, che appena è sceso dalla sua Mercedes è corso per sincerarsi delle condizioni del collega, davanti ai giornalisti è apparso scosso: «Incidente spaventoso - ha detto George - brutto da vedere, per lui ma anche per chi ha assistito. Sono felice che stia bene». Russell ha però anche aggiunto delle considerazioni, affinché quanto accaduto possa servire alla Formula 1 per migliorare ulteriormente la sicurezza. In particolare il punto di caduta della macchina di Zhou, rimasto bloccato tra recinzioni e barriere di gomme: «È stato orribile - ha detto Russell - voglio dire, in quella posizione Zhou era bloccato e non avrebbe potuto fare nulla. Dobbiamo riflettere, suppongo, per evitare che un’auto rimanga bloccata in uno spazio così ristretto tra le barriere dei pneumatici e la recinzione metallica. Era semplicemente bloccato, non aveva la minima possibilità di fuga». Buone notizie, infine, anche per Alexander Albon, pure lui finito in ospedale per accertamenti perché al via è stato tamponato, ha sbattuto sul muretto e nel rientrare in pista è stato colpito da Tsunoda e Ocon. Gli accertamenti hanno escluso danni anche per lui.