La Gazzetta dello Sport

Giovane, di talento con la testa giusta Perfetto per il club Charles è in pole

Ecco perché il Milan punta su De Ketelaere E lui un anno fa diceva: vado via nel 2022

- Di Luca Bianchin

Charles è in pole ma, considerat­e le statistich­e dell’omonimo in Ferrari, non è il caso di sbilanciar­si. Eppure... Eppure Charles - De Ketelaere, non Leclerc - è il primo obiettivo del Milan, il più probabile nuovo arrivo, l’unico per cui Maldini abbia fatto un’offerta. Cerchiamo di capire perché, nel gruppone, sia stato scelto lui, perché il Milan può davvero spendere 30 milioni per un calciatore che gioca in Belgio. Non esattament­e la mossa più prevedibil­e.

Identikit Il progetto Elliott, diciamo in epoca post-Leonardo, ha puntato quasi sempre su calciatori giovani, con talento, a salario contenuto, idealmente rivendibil­i con plusvalenz­a. E De Ketelaere per l’identikit è perfetto. Ha 21 anni compiuti a marzo e può firmare un quinquenna­le che parta da 2-2,5 milioni a stagione. Se 30 milioni sembrano tanti, prego considerar­e il prezzo degli attaccanti di successo esportati in Premier League. Solo dalle ultime sessioni di mercato: Nuñez, Richarliso­n, Sancho, Grealish, Havertz... Tutti pagati più di 60 milioni. Senza dimenticar­e che ovviamente, in caso di successo, De Ketelaere potrebbe restare a lungo e diventare uno dei simboli del nuovo Milan.

Passaggi in avanti La questione, ovviamente, è anche tecnica, forse soprattutt­o tecnica. De Ketelaere è ancora un po’ leggero ma ha tocco e dribbling, sa far gol (18 tra campionato e coppa), gioca in almeno tre zone del campo, non è il più rapido del mondo ma ha visione, sa giocare con i compagni e mandarli in porta. Nell’ultima Champions, è stato tra i primi 40 per passaggi chiave (dati StatsBomb) e - statistica particolar­e - uno dei 30 giocatori offensivi che nell’ultimo terzo di campo hanno scelto più spesso il passaggio in avanti. Che significa? Che CDK gioca in avanti, guarda la porta, sa prendere un rischio. Il Milan lo ha guardato a lungo, sa che la strada è lunga ma sì, in lui ha visto decisament­e qualcosa.

La frase del 2021 L’ultimo aspetto è la testa. CDK è un ragazzo serio, di buona famiglia, da sempre al Bruges. Non per questo è soft. A 16 anni ha sofferto per dolori alle ginocchia ma ha resistito e quell’approccio sembra ancora vivo. «La determinaz­ione e la sua solidità sono l’aspetto più interessan­te», ha raccontato mesi fa uno scout che lo ha seguito. Qui il suo futuro prenderà una direzione e, nel caso, sarà con la pressione di San Siro e le attrazioni di Milano che si capirà se il biondo - per restare ai talenti con lo sguardo educato - è un Kakà o un Gourcuff. Intanto, una buona notizia per i milanisti appassiona­ti. Charles, nel 2021, diceva di voler restare un altro anno al Bruges. Un anno è passato, ci siamo.

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GETTY Al raduno L’a.d. Ivan Gazidis, 57 anni, il d.s. Ricky Massara, 54, e il d.t. Paolo Maldini 54
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Charles De Ketelaere

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