Il Napoli cerca un nuovo leader Il polacco ha la grande occasione
A centrocampo dovrà però trovare più continuità Spalletti crede in lui perché porta equilibrio ma anche cambio di passo
Un Diez, ma a modo suo. Piotr Zielinski è “nato” trequartista, si è espresso bene per anni da mezzala e nella passata stagione - con Luciano Spalletti in panchina - da incursore dietro la punta ha iniziato alla grande per poi, però, perdersi nel finale. Mentre ieri Napoli ha celebrato l’arrivo al San Paolo di Maradona, datato 5 luglio 1984, per il momento nello stadio intitolato proprio a Diego - non c’è più un fantasista ad accendere il pubblico di fede partenopea e quindi toccherà al polacco il ruolo di “apriscatole” delle difese avversarie.
Intesa Mertens non ha ancora detto addio, ma i margini per un clamoroso colpo di scena si riducono sempre più, Deolofeu è bloccato dalle mancate uscite di
Politano e Ounas mentre Kravatskhelia (che è in arrivo in Italia e ieri prima della partenza ha dichiarato: «So che la gente mi sta aspettando, sono molto emozionato») è un esterno che ama avere i piedi sulla linea laterale: di conseguenza la fionda per Osimhen sarà nuovamente Zielinski. Piotr è spesso croce e delizia per i suoi compagni di squadra oltre che per i tifosi perché capace di grandi giocate ma quasi mai con la continuità dei grandi campioni. Inoltre, proprio l’intesa con Osimhen andrà perfezionata perché Zielu è sembrato quasi a disagio con i movimenti del nigeriano, spesso poco incline a venire incontro al polacco per dargli una soluzione e soprattutto tendente ad attaccare sempre la profondità. Zielinski vorrebbe invece puntare la porta sfruttando lo spazio che i centravanti di manovra come Lewandowski lasciano libero per gli inserimenti e che invece
Osimhen (che potrebbe sostituire proprio il polacco al Bayern) tende sempre ad occupare.
Consacrazione Nonostante questo, il classe ’94 che l’Udinese ha portato molto giovane in Italia con una grande intuizione, è atteso adesso alla definitiva consacrazione in maglia azzurra. Nel recente passato Zielinski ha attirato le attenzioni delle grandi d’Europa, a partire dal Liverpool, ma se questi interessi non si sono concretizzati è anche perché da parte sua non sono arrivate sempre prestazioni all’altezza. Così, paradossalmente, proprio questa alternanza di rendimento si è rivelata una fortuna per il Napoli che non si è mai trovato dinanzi al bivio se lasciarlo partire o tenerlo. Offerte sontuose non sono arrivate neppure nelle ultime settimane, nelle quali - complici pure le buone prestazioni in Nations League - Zielinski ha riacquistato fiducia.
Certezza Si presenterà a Dimaro con il galloni da titolare per assenza di concorrenti ma anche perché se Spalletti lo ha spesso preferito a Mertens (sempre nel mirino del Marsiglia) vuol dire che crede fermamente nella capacità del polacco di dare equilibrio e cambio di passo alla squadra. Zielinski è una certezza nel Napoli delle incertezze, quello che aspetta di sapere il futuro di Ruiz e di Koulibaly ma che alla fine spera di rimanere il più possibile simile al Napoli della passata stagione avendo ormai “digerito” alcune partenze dolorose come quelle di Insigne ed Ospina. Trovare un sostituto di Zielinski sarebbe difficile ed allora meglio tenerselo stretto.