Pressing su Ilicic Idea prestito ma con ingaggio legato alle presenze
Josip allettato da Mihajlovic però lo stipendio va discusso con l’Atalanta. Difesa: rispunta Rugani
Josip Ilicic ci sta. Ma serve risolvere qualche rebus: da una parte e dall’altra, a Bologna e anche in quell’Atalanta con la quale lo sloveno ha un contratto fino al 30 giugno del prossimo anno. La telenovela è solo all’inizio: tre parti in causa con la più importante - Josip, ovviamente - che è allettato da una nuova avventura ma che al contempo non vorrebbe rinunciare ai soldi che l’accordo con la Dea gli garantirebbe. Ed è allora qui che un affare voluto (da Sartori, Di Vaio e Mihajlovic: e non solo) presenta alcuni ostacoli che potrebbero diluire i tempi del trasferimento.
Contatti costanti Di certo c’è che Giovanni Sartori ha il desiderio - come detto da tempo - di regalare a Bologna un giocatore di livello indiscutibile; così come Mihajlovic è convinto che Josip sia - dopo l’ingaggio di Arnautovic - l’ulteriore elemento in più che aiuterà il Bologna ad alzare ulteriormente l’asticella delle proprie ambizioni, quelle che Saputo ha dichiarato dover essere da 50 punti con continuità fino a potersi prendere l’Europa. Il nuovo responsabile dell’area tecnica del Bologna è in costante contatto con l’agente del calciatore che parrebbe allettato dal vivere un’avventura sicura e altrove e che si è aggregato regolarmente al raduno dell’Atalanta: il che significa tutto e niente ma il gesto almeno offre un segnale importante nell’idea del fantasista di voler esserci, di volerci riprovare, di continuare a ragionare calcio.
Chi stupisce? Il resto lo si capirà nei prossimi giorni e Sartori certamente terrà sotto controllo la situazione in attesa della formula decisiva che possa sbloccare un affare voluto (per quel che si evicen sottotraccia) da tutti. Ricordate la risposta di Sartori alla frase («Ilicic piace a Sartori e magari presto ci stupirà») del suo ex datore di lavoro Luca Percassi? Fu questa: «Visto il nostro grande rapporto, spero che Luca stupisca me...». La traduzione è inerente proprio alle cautele che Sartori vuole usare nel momento in cui andrà avanti - e fino in fondo con l’idea legata al giocatore che cerca un rilancio completo.