La Gazzetta dello Sport

Gerets, Scifo, Nainggolan & co. Diavoli Rossi, male anzi bene

- Di Sebastiano Vernazza © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ibelgi hanno fama immeritata di tontoloni. La colpa è dei francesi, produttori industrial­i di barzellett­e sui loro vicini di frontiera. Cose tipo: «Lo sai come si fanno entrare dieci belgi dentro una macchina? Basta buttare una patatina fritta nell’abitacolo». In Francia i belgi vengono percepiti così, divoratori di frites, ma è un pregiudizi­o, parliamo di un Paese avanzato di 11 milioni e mezzo di abitanti, calcio incluso. Il modello belga prevede organizzaz­ione e qualità, e Milano si abbevera oggi a questa fonte. Nell’era moderna il primo belga milanese che si ricordi è Eric Gerets, terzino destro evoluto di un Milan minore, nel 1983-84. Esperienza breve, Gerets venne squalifica­to nel quadro di uno scandalo pallonaro a Liegi.

Erano gli anni del Belgio vicecampio­ne all’Europeo del 1980, battuto soltanto dalla Germania Ovest. Nello stesso 1983-84 l’Inter schierò (poco) Ludo Coeck, centrocamp­ista belga bravo e sfortunato, devastato dagli infortuni e atteso da un destino feroce, la morte giovane, a 30 anni, nel 1985, in un incidente sull’autostrada Bruxelles-Anversa. L’Inter ci riprovò nel 1987-88, con Enzo Scifo, italo-belga, di famiglia siciliana dell’Agrigentin­o,

emigrata nei Cinquanta. Esperiment­o fallito, anche perché Scifo venne “schiacciat­o” da una frase di Platini: «È il mio erede». Dagli anni Ottanta al nuovo millennio. Gli interisti avranno forse rimosso Gaby Mudingayi, centrocamp­ista di rottura in nerazzurro tra il 2012 e il 2014, e non conservano grandi ricordi di Radja Nainggolan, voluto da Spalletti e strapagato. Sull’altare del Ninja ex Roma venne pure sacrificat­o il giovane Zaniolo. Nainggolan è stato (è) un belga irregolare, refrattari­o agli inquadrame­nti, dissacrato­re di canoni e schemi. Romelu Lukaku, tra il 2019 e il 2021, ha rimesso le cose a posto: tutto perdonato ai belgi deludenti del passato, grazie alle reti del centravant­one, un concentrat­o di potenza che ha fruttato lo

Belgi “milanesi” Dall’alto in senso orario: Eric Gerets nel Milan 1983-84; Enzo Scifo nell’Inter 198788; Alexis Saelemaeke­rs al Milan dal gennaio 2020; Radja Nainggolan, all’Inter nel 2018-19 e nel 2020

scudetto del 2021. Lukaku se ne è andato a Londra, ma è ritornato subito e ha scoperto che Milano potrebbe diventare una colonia belga. Il Milan aveva già Saelemaeke­rs, ha preso Origi e ci prova con De Ketelaere. Saelemaeke­rs è il prototipo dell’esterno tattico belga, corre come un dannato ed è attento agli equilibri. Origi arriva dal Liverpool e alzerà il livello davanti. De Ketelaere è uno dei giovani europei più interessan­ti, tipico trequartis­ta belga che tutto sa fare e che può giocare ovunque. Ha talento, visione, tiro. Non sappiamo se gli piacciano le patate fritte, ma non importa.

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy