La Gazzetta dello Sport

DE KETELAERE POLLICE ALTO AL MILAN L’AGENTE È IN ITALIA

Charles preferisce Pioli al Leeds: ora si attende l’offerta da 30 milioni

- Di Luca Bianchin

n 30 per l’universita­rio. Charles De Ketelaere ha età e aspetto da studente ma il 30 della sua vita adesso è, venalmente, una questione di milioni. Nel mondo di CDK si vive in attesa di una decisione. Il Milan pensa a un rilancio che è già nell’aria. Il Bruges attende che gli interessi diventino asta. Il Leeds guarda da lontano, sapendo di non avere il fascino di una squadra da sette Coppe dei Campioni. L’agente di Charles invece è arrivato a Milano e no, non è un viaggio di piacere. Per capirci: De Ketelaere, tra Milan e Leeds, tifa Milan e la prospettiv­a di un derby belga a Milano si fa largo.

La situazione De Ketelaere è diventato improvvisa­mente uno degli uomini dell’estate. Il Milan lo ha messo in cima alla lista degli obiettivi e per lui ha fatto un’offerta iniziale, diciamo esplorativ­a: 20 milioni più bonus. Il Leeds, forte dei milioni della Premier, ha sparato alto, in zona 30 milioni. Chiaro che una trattativa di questo genere ha una storia abbastanza scritta. Il Milan ora deve salire in zona 30-35 milioni, magari bonus compresi, e quell’offerta è nell’aria, attesa a giorni, quasi a minuti. Il resto starà alla volontà di Charles, sperando che il Leeds non esageri con le proposte, che il Southampto­n non rilanci forte e le grandi squadre di Premier non puntino il numero 90. E, non solo per la numerologi­a, le analogie con Lukaku continuano.

Botman e CDK Lukaku ha scelto l’Inter con decisione, si è costruito una strada per il ritorno dove strada non sembrava poterci essere, complice un Chelsea molto disponibil­e a trattare. A De Ketelaere, se vorrà il Milan come sembra, servirà molto meno. Dovrà solo indicare la sua preferenza e portare il Bruges ad accettare l’offerta rossonera. Il caso Botman, in questo senso, invita alla prudenza. Il triangolo Milan-Lilla-Newcastle, insidioso quanto basta, è finito con la scena meno attesa: Botman che va al Newcastle e, nelle prime interviste, ne parla come di una destinazio­ne a livello del Milan, se non superiore. Francament­e poco credibile. Quella è stata una questione di soldi e business, poco ma sicuro. Con De Ketelaere ci sono buone chance che vada diversamen­te e a Milano si veda il derby tra i due numeri 90: CDK porta quel numero al Bruges, Lukaku lo ha appena scelto per l’Inter.

90 contro 90 Ora, il confronto Lukaku-De Ketelaere è sbilanciat­o, poco ma sicuro. Non può essere confronto reale: un leader di Inter e Belgio con un apprendist­a campione, un gigante che ha vinto in Italia e in Inghilterr­a e un biondino che ha giocato solo in Belgio, il figlio di una famiglia complessa, povera, difficile, e un ragazzo di buona famiglia, di personalit­à ma ancora da testare con le prove della vita. Al massimo, Charles ha giocato contro l’altro Lukaku, il fratello Jordan visto alla Lazio. Eppure, i compagni di nazionali sono simboli degli stili di Inter e Milan. Lukaku è il grande nome preso per vincere subito, con un’operazione molto vantaggios­a ma impegnativ­a per il bilancio, De Ketelaere il progetto di campione di domani, tipico della strategia Elliott.

Effetto Muriqi

Capire se sarà davvero rossonero è questione di (poco) tempo: probabile si decida nei prossimi 10 giorni, per un cifra inevitabil­mente non lontana dai 30 milioni. Piuttosto, le ultime ore hanno lasciato un piccolo indizio. Il Bruges sembra pronto a investire 10 milioni per Vedat Muriqi, pessimo alla Lazio ma 5 gol in sei mesi al Maiorca. Muriqi è una prima punta, 10 milioni per il Bruges sono una cifra importante e De Ketelaere in nerazzurro gioca (anche) da attaccante centrale. Se chiedete ai giornalist­i belgi, vi rispondono: beh, è il sostituto...

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