La Gazzetta dello Sport

Mosse da seconda s

Dybala si è convinto Sì all’ingaggio Inter Bremer avanti tutta Paulo ha accettato l’offerta nerazzurra Ma ora la Joya è stanca di aspettare...

- Di Davide Stoppini MILANO

C’è l’agenda e l’asterisco. La logica vorrebbe che si partisse dalla prima. Dalle priorità: avanti tutta per Bremer, ma solo dopo aver completato la cessione di Skriniar al Psg, per cui anche ieri si sono registrati contatti. Ma non c’è nulla da fare, l’asterisco stuzzica sempre di più. L’asterisco è argentino, è svincolato, si allena a Miami. Fin qui, nessuna nuova su Paulo Dybala. Eppur si muove, qualcosa. Non ancora qualcosa di decisivo, ma è un passaggio rilevante. L’Inter ha sempre fatto presente che, per arrivare alla Joya, restavano da risolvere due ordini di problemi: l’accordo definitivo sull’ingaggio e quello relativo alle uscite. Ecco, la nuova è questa: il primo intoppo è stato risolto.

Paulo stanco Proprio così. Perché gli ultimi contatti tra i dirigenti nerazzurri e gli uomini vicini a Dybala hanno portato a un sostanzial­e accordo sul contratto. Antun e soci hanno accettato le condizioni proposte da Marotta ormai un mese fa, ovvero i famosi cinque milioni di base fissa e il milione in più legato alle presenze effettive del giocatore, per una quota pari al 50% delle gare stagionali nerazzurre.

Restano da limare dettagli, che stavolta sono dettagli davvero. Conta il senso complessiv­o della questione: Dybala ha detto sì all’idea di legare una parte del suo ingaggio al rendimento in campo. L’avesse fatto un mese fa, oggi sarebbe un giocatore dell’Inter, sarebbe già in ritiro con Inzaghi ad Appiano. Nel frattempo è arrivato Lukaku e allora il secondo problema, quello dello spazio da liberare in rosa, è adesso tutto da superare. La situazione è nota: l’Inter deve piazzare Sanchez e uno tra Correa e Dzeko, impresa non semplice ma comunque non esclusa da nessuno ad Appiano. Quel che è meno noto è lo stato d’animo di Dybala, che comincia ad esser stanco della situazione: ha scelto l’Inter da tempo, ha dato mandato ai suoi di andare a parlare nella sede del club, ha parlato con Zanetti e con Marotta e allora non capisce fino in fondo come non si trovi una soluzione in grado di portarlo finalmente in nerazzurro. Ecco perché non si può escludere - adesso non più - che si inseriscan­o altri club, dall’Italia o dall’estero.

Incontri Non è lo stesso scenario per Skriniar e Bremer, per intendersi. Qui le strade sono tracciate. Il Psg ha garantito all’Inter un rilancio: arriverà nelle prossime ore, è atteso entro la settimana, i nerazzurri si aspettano tocchi quota 70. Avanti tutta, non c’è oggi inseriment­o di altri club all’orizzonte. E il club nerazzurro a quel punto potrà finalmente affondare per Bremer. Con il difensore c’è un accordo da settimane che può esser definito blindato: 3 milioni a stagione per un quinquenna­le. Va però trovato l’accordo con il Torino: servirà un incontro, il club granata è fermo a una valutazion­e di 50 milioni, l’Inter ragiona sui 25. Sembrerebb­e una distanza incolmabil­e, ma l’ottimismo nerazzurro resta. E non sarà neppure l’unica operazione che i nerazzurri faranno in difesa. L’uscita di Skriniar farà spazio anche a un secondo specialist­a del reparto. Il nome è quello di Milenkovic: con il serbo, che in questi giorni si è allenato anche in compagnia di Brozovic, c’è già un accordo di massima, lui ha stesso ha la parola della Fiorentina di muoversi per una valutazion­e di 15 milioni di euro. Questione di tempo, ecco l’agenda: non appena uscirà Skriniar, il mosaico Inter si completerà. In attesa dell’asterisco, ovvio. Ma in quel caso bisognerà avere un po’ di pazienza. A meno che Dybala non si stufi prima.

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GETTY-EPA

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