Il caso Samp
ROSA MINIMA, MERCATO AUTOGESTITO ASPETTANDO UNA NUOVA PROPRIETÀ La squadra si è ritrovata a Bogliasco con tanti giovani e altrettanti dubbi Lanna al lavoro per la cessione del club, ma è già corsa contro il tempo
Il tempo sospeso della Samp. Con alcune certezze incrollabili, in campo (la freddezza di Audero, il temperamento di Rincon, il carisma di Quagliarella: la spina dorsale blucerchiata) e fuori (la saggezza di Giampaolo, che ha accettato in silenzio la situazione attuale, consapevole del momento e condividendo le scelte del club). Per il resto, società e squadra viaggiano in un lento divenire. Non ci sono intoccabili, nè può esistere un orizzonte a lungo termine. Comanda il mercato, aspettando un domani che regali più certezze del presente e, perché no, magari pure qualche ambizione in più.
Porto di mare Occorre tuttavia contestualizzare il presente. Che racconta una situazione solo apparentemente critica. La Samp di oggi è composta da un gruppo di trenta elementi scelti dal tecnico, che oggi saranno in campo per la prima volta a Bogliasco, in previsione di un ritiro – da dopodomani – con una rosa forzatamente provvisoria, imbottita di giovani e con ben sette attaccanti in organico. A riprova del fatto che il mercato in uscita sarà fondamentale. Sperando poi che nel giro di qualche settimane - gli ottimisti buttano lì la scadenza teorica di metà agosto -, perché alla fine sempre qui si arriva, uno dei soggetti interessati a rilevare la Samp acceleri e sfrutti così le ultime due settimane del mercato estivo, anche se a campionato iniziato, per innesti di qualità, senza l’obbligo di guardare al portafoglio. In lizza almeno cinque-sei realtà finanziarie differenti, principalmente provenienti da Usa e Gran Bretagna, con l’eccezione di un gruppo degli Emirati.Gli unici nomi usciti sin qui sono quelli del fondo americano Cerberus e del gruppo londinese Redstone. Che, secondo alcune voci, potrebbero unire le rispettive competenze (il primo nel settore finanziario, il secondo anche nell’impiantistica sportiva) per arrivare al traguardo. Il fondo Usa, fra l’altro, otto anni fa provò ad acquistare il Valencia, ma la discussa operazione non andò a buon fine. Il tempo dirà. Senza rischio di smentita, la Sampdoria attuale si regge sull’autofinanziamento e deve rispettare rigidamente dei parametri economici, senza alcuna deroga. Coloro che ad ora hanno avuto accesso alla contabilità aziendale si stanno concentrando per ora sulle macroaree contabili. Nel momento in cui si dovesse arrivare ad un’offerta vincolante, avrà inizio la due diligence. Lì, a maggior ragione, qualsivoglia spesa dovrà essere giustificata. Anche se già ora è ovvio che il mercato non possa spostare le cifre del bilancio. E, quindi, per comprare, bisognerà prima di tutto vendere. Bonazzoli, La Gumina, Torregrossa hanno richieste e potrebbero consentire alla Samp di realizzare quel tesoretto per portare a termine qualche acquisto mirato. Magari in prospettiva, su profili di giovani talenti. Ciò che la dirigenza attuale rifiuta è il concetto di società in emergenza finanziaria. L’interregno affidato all’ex Lanna e al CdA tecnico che lo affianca, fra questioni di calcio (con il vicepresidente Romei) e finanziarie (Bosco, l’uomo dei conti in società e Panconi, manager di lungo corso già con un ruolo importante tre anni fa al tempo dell’infruttuosa trattativa con il gruppo-Vialli), sta dando buoni frutti, innanzitutto su quello (da non sottovalutare) di una ritrovata passione popolare.
Le certezze Audero, Rincon e Quagliarella sono i punti fermi, ma sarà necessario fare molte cessioni
Conti a posto A livello di conti, poi, il debito è ben strutturato, tanto che la società ha comunque riacquistato credibilità sulla piazza restituendo certezze all’ambiente. La Samp sta in piedi con le proprie gambe, ma non può correre. Fare cassa con le operazioni di mercato era già ciò che faceva la gestione-Ferrero, fino a quando la Samp ha avuto gioielli da piazzare. La pandemia, con i danni economici che si è portata dietro, e la mancanza di talenti da rivendere, hanno fatto il resto. Ora si vuole innanzitutto svecchiare la rosa, ma serviranno tempo e pazienza per la rivoluzione tanto attesa.