La Gazzetta dello Sport

Kessie, felicità Barcellona: «Vivremo grandi giorni»

«A uno come Xavi non puoi dire di no Significa che il tuo lavoro ha pagato» Clausola pazzesca: 500 milioni di euro

- Di Fabio Bianchi

Nel tempio del tiki taka, nel tempio dei centrocamp­isti che hanno fatto, con Leo Messi, la storia. Ne ha percorsa di strada Franck Kessie da Ouragahio, città sud della Costa d’Avorio. Dalla Stella Adjamè all’Atalanta, dall’Atalanta al Milan fino allo scudetto. Da difensore centrale a uomo dai tanti talenti in mezzo al campo: pressing, palleggio e gol. Talenti che lo hanno portato al Camp

Nou, espressame­nte voluto da uno che a centrocamp­o è stato tra i migliori. Non a caso Kessie comincia la conferenza stampa di presentazi­one al Barcellona parlando di lui. «Quando ti chiama un grande campione e un allenatore come Xaxi non puoi dire di no. Sei già felice così perché significa che il tuo lavoro ha pagato. Ho parlato con lui e mi ha ribadito l’importanza che avrò nel suo progetto».

Clausola pazzesca Il lavoro ha pagato eccome. I primi disagi al Milan sono solo un ricordo sbiadito. Poi Kessie è sbocciato. In 5 stagioni solo in campionato ha giocato 174 partite, segnato 35 gol e distribuit­o una manciata di assist. Ma soprattutt­o, ha fatto sentire il suo “peso” in ogni partita. Ed ecco il “premio” Barcellona, che crede talmente tanto in lui da offrirgli un contratto di 4 anni, fino al giugno 2026, per uno stipendio che si aggirerà intorno ai 6,5 milioni netti a stagione. Non solo, lo ha blindato con una clausola rescissori­a incredibil­e: 500 milioni di euro.

Felicità Curioso, il duro Kessie è sembrato quasi intimidito alla conferenza stampa. Con una voce che tradiva l’emozione ha detto: «Sono felice e orgoglioso di far parte di questa famiglia e questo grande club, sono sicuro che vivremo grandi giorni a Barcellona. Non vedo l’ora di cominciare». Intanto ha assaggiato la nuova maglia blaugrana posando per i fotografi . Tra poco dovrà parlare in campo. L’asticella si alza, al Camp Nou sono molto esigenti, ma Franck Kessie ha avuto due buoni maestri. Con Gian Piero Gasperini ha imparato a pressare forte e giocare verticale, sempre all’attaco. Con Stefano Pioli ha perfeziona­to le sue qualità di palleggio e fraseggio, qualità che serviranno come acqua per il viandante in una squadra abituata a comandare il gioco in mezzo al campo. Una squadra che cerca di tornare ai massimi livelli a cui era abituata.

La benedizion­e di Ibra

Nelle parole di Kessie c’è stato spazio anche per i consigli che gli ha dato Ibrahimovi­c, che col Barcellona, pur vincendo tanto, si trovò così così per via degli scontri con Guardiola e rimase solo una stagione. «Ho parlato con lui, mi ha assicurato che mi troverò bene. Mi ha detto di continuare a lavorare tanto, a giocare come con il Milan e non ci saranno problemi».

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AFP In posa Franck Kessie posa per i fotografi con la maglia del Barça

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