La Gazzetta dello Sport

Scamacca chiamato dal Psg delle stelle Una grande occasione con grandi rischi

- Di Alessandro Vocalelli

Partiamo da un test facile facile. Qual è il sogno di ogni calciatore? Sicurament­e guadagnare tanto - e scusate se mettiamo quest’aspetto poco romantico al primo posto - ma anche, e forse soprattutt­o, giocare con compagni di altissimo livello. Campioni veri. Dunque cosa ci può essere di meglio che ritrovarsi in squadra con il fuoriclass­e che ha vinto più volte il Pallone d’Oro, e cioè Messi? E con quello che ne vincerà tanti nei prossimi anni, cioè Mbappé? Anche se è addirittur­a strano che a 23 anni, all’età in cui Lionel ne aveva già messi due in bacheca, il francese sia ancora all’asciutto. Pur avendo segnato 181 gol in 264 partite e avendo già vinto un Mondiale e un Europeo. Ma questo è un altro discorso, che un giorno si potrà anche approfondi­re. Nella premessa, per restare in tema, dicevamo che avere come compagni Messi, Mbappé - e mettiamoci sicurament­e anche Neymar è sicurament­e qualcosa che fa girare la testa. Insieme al ricco ingaggio che i francesi garantisco­no ai loro idoli. Dunque, compliment­i e un sacco di auguri (sinceri) a Scamacca - perché è naturalmen­te di lui che stiamo parlando - ormai sulla strada che porta a Parigi. Un trasferime­nto che farà ricco anche il Sassuolo e inorgoglis­ce il calcio italiano. Perché quando sentiremo la lettura delle formazioni ci sarà da essere fieri. Ecco, ripartiamo da qui: quante volte nella lettura delle formazioni comparirà il suo nome tra i titolari? Perché il dubbio, l’unico dubbio, è

Manchester United e di aver perso l’occasione di maturare più gradualmen­te. Ma addirittur­a - e in questo senso il curriculum è a sfavore di Scamacca - anche a Donnarumma (fresco campione d’Europa) è capitato di vivere una stagione molto travagliat­a in concorrenz­a con Navas. Che vuol dire tutto questo? Che la medaglia come sempre ha due facce e proprio per la grande consideraz­ione che abbiamo del giocatore - forse sarebbe stato un investimen­to (anche per la Nazionale italiana) poterlo ammirare ancora nel nostro campionato, al centro di un bel progetto tecnico. Certo, nessuno può prevedere il futuro e - ce lo auguriamo Scamacca riuscirà ad avere le sue occasioni, magari a mettere qualche volta in panchina Messi, Mbappé o Neymar (un’esagerazio­ne?) e comunque a farsi largo a suon di prestazion­i e gol. Fatto sta che il Psg, dietro ai tre fenomeni, ha un ventenne Kalimuendo - considerat­o da molti una stella emergente. Solo che, dopo avergli fatto fare due anni di preziosa esperienza al Lens, piazzatosi al settimo posto anche con i suoi gol, proprio il Psg sta provando ancora a sistemarlo in un club capace di farlo crescere. Che lo faccia in pratica giocare con una certa continuità. Perché è dura per tutti - anche se è fantastico mettersi dietro a Messi, Mbappé e Neymar. E la medaglia, come dicevamo, ha sempre due facce. In questo caso, con sfumature diverse, quelle di Scamacca e appunto Kalimuendo.

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 ?? ?? In ascesa Gianluca Scamacca, 23 anni, centravant­i del Sassuolo e della Nazionale guidata da Roberto Mancini, è molto vicino al Paris Saint Germain
In ascesa Gianluca Scamacca, 23 anni, centravant­i del Sassuolo e della Nazionale guidata da Roberto Mancini, è molto vicino al Paris Saint Germain

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