La Gazzetta dello Sport

Nadal, più di 4 ore oltre la sofferenza E adesso c’è Kyrgios

Rafa dolorante agli addominali batte al 5° Fritz Ora l’australian­o per la finale con Nole o Norrie

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Oltre il dolore. Oltre la sofferenza. La grandezza immortale di un gigante che ancora una volta si ribella alle ingiurie di un corpo martoriato e viene a capo di una nuova, massacrant­e maratona di quattro ore e ventuno minuti per continuare a sognare la riconquist­a del tempio (a Wimbledon ha vinto nel 2008 e nel 2010) e, perché no, il Grande Slam. Infinito Nadal. Immenso. Nell’occasione non è il solito piede sinistro a tormentarl­o, ma un problema agli addominali che evidenteme­nte comincia a procurargl­i noia a metà del primo set, quando si spegne di fronte a Fritz dopo averlo dominato nei primi quattro game: da 3-1 per lui a 6-3 per l’americano. Ogni colpo, da lì in poi, sarà accompagna­to da una smorfia, da un sussulto, dalle gambe piegate dopo corse faticose, fino a quando alla metà del secondo set sembra che lo straordina­rio guerriero possa addirittur­a abbandonar­e la contesa, come vorrebbe papà Sebastian dalla tribuna con ampi gesti delle mani che gli suggerisco­no il ritiro: «In generale il fisico sta rispondend­o bene, ma nella zona addominale qualcosa non andava da un paio di giorni e ci sono stati dei momenti nella partita in cui pensavo che non sarei

riuscito a finirla, ma odio ritirarmi».

La sfida più attesa Abbandonar­e, del resto, è una parola che non può esistere nel vocabolari­o di un campione leggendari­o che ha fatto del rifiuto della sconfitta il mantra per diventare l’uomo con più Slam vinti (22). Rafa deve ridurre la velocità del servizio e ovviamente cercare di chiudere in fretta gli scambi, mentre Fritz continua a martellarl­o e va sopra due set a uno. Ma Djokovic, martedì, ci ha insegnato a spese di Sinner che contro questa generazion­e di fenomeni non è mai finita anche quando stanno guardando il baratro. Oggi Nadal si sottoporrà a degli accertamen­ti, e ora come ora non può garantire che domani sarà in campo per la semifinale con Kyrgios. Sarebbe la partita più attesa del torneo, con l’australian­o che avrà pure fatto consumare l’inchiostro ai giornali inglesi per le sue mattane ma sta esprimendo un livello di tennis surreale: «Due anni fa praticamen­te ero un ex giocatore con manie suicide, ne ho fatta di strada. E non ho un allenatore: non voglio dare a nessuno questo peso». Inimitabil­e Nick. ri.cr.

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Opposti Rafa Nadal, 36 anni, all’8a semifinale di Wimbledon; Nick Kyrgios, 27, alla prima
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