La Gazzetta dello Sport

Incassi e indotto: un balzo in avanti da circa 50 milioni

Gli esempi stranieri dimostrano che i soli ricavi da stadio possono crescere del 70%

- Di Mario Nicoliello

Nel calcio moderno lo stadio di proprietà consente di incrementa­re le leve gestionali a disposizio­ne dei club e di conseguenz­a produrre un incremento dei ricavi. Un nuovo impianto comporta in prima battuta una più cospicua e assidua presenza dei tifosi in tribuna, con aumento dei ricavi dalla biglietter­ia e della vendita degli abbonament­i.

Indotto C’è poi il discorso legato all’esperienza dei fan prima, durante e dopo i canonici 90 minuti. Una struttura pensata a misura di spettatore può infatti comportare la crescita del ricavo medio per posto disponibil­e: il tifoso arriva in anticipo per visitare il museo, consuma cibo e bevande e non torna a casa senza aver visitato il negozio ufficiale e fatto incetta di gadget con il logo sociale. Una struttura innovativa può consentire di esplorare pure i benefici legati all’area hospitalit­y. Il club può così accrescere il paniere dei propri partner commercial­i, i quali possono sfruttare lo stadio per fare direttamen­te affari con i propri clienti. L’abbonament­o potrebbe quindi diventare uno strumento di marketing relazional­e e ingigantir­e il numero delle aziende coinvolte. Fin qui il matchday. Il discorso si può poi allargare agli altri giorni della settimana, da un lato proponendo visite guidate e museo sempre aperto, dall’altro digitalizz­ando la struttura così da commercial­izzare l’esperienza anche on line. Il tutto sfruttando la nuova panacea dei token non fungibili, così da innestare l’impianto nella crescita dell’area commercial­e.

Introiti Altro ricavo diretto è la commercial­izzazione del diritto al nome dello stadio. La cessione del “naming rights” è una strada già seguita sia in Italia sia all’estero, pertanto anche nel caso dei gialloross­i potrà apportare nuove risorse fresche per il mercato. Uno stadio funzionant­e può quindi portare vantaggi sulla competitiv­ità del club, innestando un circolo virtuoso. Non solo maggiori ricavi, ma anche patrimonia­lizzazione della società. Lo stadio di proprietà è infatti un asset da iscrivere nello stato patrimonia­le, così da aggiungere un’altra immobilizz­azione, stavolta tangibile, accanto al valore immaterial­e dei diritti pluriennal­i alle prestazion­i dei calciatori. È possibile quantifica­re questi effetti? La Juve ha visto crescere i ricavi da stadio dai 12 milioni del 2010-11, l’ultima stagione giocata all’Olimpico, fino ai 74 milioni dell’anno pre Covid, il 2018-19. L’esperienza straniera dimostra che nell’anno di inaugurazi­one della nuova struttura i soli ricavi da stadio (non consideran­do l’area commercial­e) aumentano mediamente tra il 60 e il 70%. Per la Roma vorrebbe dire aggiungere una ventina di milioni ai 30 che aveva toccato prima della pandemia, per poi pensare di accrescere la voce anno dopo anno.

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GETTY Il trionfo Pellegrini (in primo piano) e Mancini portano la coppa della Conference ai tifosi

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