«Io, Clotet e il Qatar Se vado al Mondiale è merito del Brescia»
Il difensore esterno giocherà per l’Australia «Il tecnico mi ha lanciato: ora c’è Mbappé»
Il Mondiale in Qatar toglierà tanti protagonisti alla Serie A (non italiani, purtroppo) e ben pochi alla B. Di sicuro Fran Karacic (Brescia), che sarà convocato dall’Australia, come Glik (Benevento) dalla Polonia; improbabili le chiamate di Maksimovic (ora al Genoa) dalla Serbia, di Nandez e Pereiro (Cagliari) dall’Uruguay. Sarà una stagione particolare dunque per Karacic, che ha cominciato il ritiro con il Brescia sapendo che il suo campionato si spezzerà in due.
3Già pensa al Mondiale?
«E’ un appuntamento storico ed importante sia per me che per l’Australia. Ancora manca molto e so che per arrivarci dovrò fare bene qui al Brescia. Chiaro che ci penso e credo di aver fatto un bel lavoro nei playoff».
E’ nato in Croazia, ma giocherà per l’Australia: perché?
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«Grazie a mio padre. Sento dentro di me l’Australia al pari della Croazia. Ho giocato per l’Under 21 croata e poi sono stato chiamato dall’Australia anche al Mondiale in Russia. Non potevo rifiutare».
3 Saranno pochissimi i giocatori di B ad andare in Qatar. Si sente un privilegiato rispetto agli altri?
«E’ un grande piacere e un orgoglio partecipare a un Mondiale, però non devo abbassare la concentrazione e cerco di guadagnarmi tutto giorno dopo giorno. La B è un campionato tosto, va affrontato bene e con la giusta determinazione».
Se ha conquistato il Mondiale, è stato grazie al Brescia: quanto le è servita questa esperienza?
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«Molto. Devo tantissimo al Brescia perché giocare in Italia e in un club così, conosciuto in tutto il mondo, mi ha permesso di metterti in luce ed essere notato. Oltretutto in Italia la fase difensiva è molto curata, quindi qui sono cresciuto tatticamente».
3Due anni fa era esploso con Clotet in panchina, il tecnico appena tornato. Contento?
«Certo, Clotet mi ha dato grande fiducia fin da subito, ma non regala nulla. Vuole sempre massima intensità e concentrazione. Abbiamo un bel rapporto, schietto e sincero, e questo mi piace. Pretende il massimo e se voglio continuare ad avere la sua fiducia devo migliorarmi e seguirlo. Con lui il Brescia aveva fatto vedere un grande calcio».
3Con lui parla in inglese, è un vantaggio?
«Questo aspetto mi ha aiutato molto. Clotet ha allenato in varie parti del mondo e ha una visione del calcio internazionale. Ora capisco bene l’italiano, anche se faccio un po’ di fatica a parlarlo. Spero di impararlo presto».
Perché invece con Inzaghi giocava poco? La stagione scorsa il Brescia a gennaio fece arrivare Sabelli al suo posto...
3 «Onestamente non lo so. Ho sempre cercato di allenarmi bene e dare il massimo. Non ho mai parlato con lui di questo, ma comunque lo ringrazio: è stato un piacere lavorare con Inzaghi e da lui ho imparato tanto».
3Prima di partire per il Mondiale riuscirà a restare concentrato per il Brescia?
«Assolutamente sì. Devo far bene con il Brescia e per il Brescia che è una grande piazza e con una grande tifoseria».
Quando tornerà dal Qatar dove vuol ritrovare la squadra?
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«Non è importante gennaio o febbraio. La Serie B è difficile e spesso si vedono ribaltoni o rimonte clamorose. Bisogna stare sul pezzo tutto l’anno».
3L’Australia
sarà nel girone D con la Francia: è pronto a marcare Mbappé?
«Sarà una sfida di grande stimolo per me così come per l’Australia. Mbappé è un grandissimo giocatore e atleta».
3Ci saranno anche Danimarca e Tunisia: sarete in grado di qualificarvi alla seconda fase? «Meglio non parlare di risultati. Tutto è possibile nel calcio».
3Se
torna presto a casa, il Brescia sarà contento…
«Speriamo di fare più strada possibile in Qatar».
3Che effetto le fa un Mondiale senza l’Italia?
«Stranissimo. L’Italia fa parte dell’elite mondiale, spero possa tornare presto quella di sempre. Mi è dispiaciuto tanto che non si sia qualificata, anche perché è la Nazionale campione d’Europa e ha espresso un grande calcio».
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