Ok alla riforma del lavoro sportivo Rimodulati gli sgravi fiscali dal 2023
(v.p.) Via libera alla riforma del lavoro sportivo, fortemente voluta dalla Sottosegretaria Vezzali. Il Cdm ha approvato ieri il decreto che rimodula alcuni contenuti per consentire, da gennaio 2023, un atterraggio “morbido” sul sistema sportivo. Il cuore della “correzione” è la divisione per fasce di compensi: l’area esentasse sarà ridotta a un tetto di 5mila euro. Solo oltre, e fino a 15mila, sono previsti versamenti previdenziali. Oltre 15mila euro saranno dovuti anche quelli fiscali. Fino al 31 dicembre 2027 sull’imponibile “contributivo” c’è uno sgravio
fiscale del 50%. Sul “basso professionismo”, vedi serie C: area no tax fino a 15mila euro per gli atleti 15-23 anni, per i club fino a 5 milioni di euro di fatturato. Ora tocca alle Commissioni parlamentari prima del sì definitivo.