Platini assolto avvisa Infantino: «I colpevoli non sono qui»
Respinte tutte le accuse per Blatter e l’ex Pallone d’oro che ora attacca: «Contro di me una cospirazione»
Il pm svizzero aveva chiesto addirittura venti mesi con la condizionale, ma il Tribunale federale di Bellinzona ha respinto tutte le accuse di frode, appropriazione indebita di fondi Fifa e cattiva gestione: dopo sette anni, Sepp Blatter, ex presidente Fifa, e Michel Platini, che avrebbe dovuto prendere il suo posto, sono stati assolti per insufficienza di prove. E ora Platini va all’attacco. «I veri colpevoli non sono in aula, ma ci rivedremo. Cosa devo dire a Infantino? Nulla. Ma contro di me c’è stata una cospirazione. Tornare? Non so, ma sono giovane: ho più capelli di lui...».
Quei 2 milioni Una storia dai contorni molto discutibili quella di Platini. Dopo che la Fifa era stata travolta nel 2015 dalle accuse di corruzione, cancellando il regno di Blatter, i riflettori si erano spostati su Platini, accusato di aver ricevuto proprio dalla Fifa, nel 2011, due milioni di franchi svizzeri. Soldi che Blatter doveva a Platini per il lavoro di consulente tra il 1998 e il 2002. Però il pagamento ritardato di nove anni, la coincidenza con l’elezione di Blatter nel 2011 (per il quale si schierò Platini con l’Uefa) e l’inesistenza di un contratto scritto, era per qualcuno la prova di una distrazione di fondi Fifa. Piccolo particolare: Platini aveva dichiarato il reddito al Fisco francese. Nessun segreto. Se l’avesse anche comunicato ufficialmente anche all’Uefa, di cui era presidente, non ci sarebbero state insinuazioni.
Gli incontri sospetti
La cosa strana è che la notizia di quel pagamento è venuta fuori dalla
Fifa — segnalazione anonima — dopo il crollo. Quasi a voler trascinare anche Platini nel disastro. Dopo, però, sono emersi altri particolari, soprattutto i tre incontri tra un avvocato svizzero ex compagno di scuola di Infantino, Rinaldo Arnold, e il capo della procura federale Michel Lauber, svolti nel luglio 2015, addirittura prima che scoppiasse il “caso” Platini. Coincidenza sospetta. Secondo i difensori di Platini, la prova che qualcuno aveva tramato per farlo fuori in vista delle elezioni della Fifa che il francese avrebbe sicuramente vinto: sarebbe stato proprio Infantino a sollecitare l’indagine sia su Blatter, sia sull’ex juventino. In ogni caso Lauber si è dimesso per aver negato quegli incontri.
«Solo la prima partita»
La Fifa ha «preso atto del verdetto» e «attenderà le motivazioni prima di altri commenti». Blatter, 86 anni: «Non parlo della Fifa, parlo di me. Non ho fatto niente di male. Sono pulito con la mia coscienza, sono pulito nel mio spirito». Platini, 67, parlando della Fifa: «È dura lottare contro le loro lobbies. Ho vinto una prima partita ma la lotta all’ingiustizia continua». E adesso chissà...