La Gazzetta dello Sport

La speranza di Charles «Ora una gara lineare dopo cinque disastri»

Il piano di Carlos: «Dobbiamo cercare di mettere Max in crisi, ci serve per il campionato»

- Di Mario Salvini

Accerchian­do Max Verstappen sulla pista che ama più di tutte e che si chiama come il suo team. Davanti allo stato maggiore della sua Red Bull, in mezzo alla sua Arancia Meccanica sempre più numerosa e scatenata. Il campione del Mondo ieri ha fatto un prodigio nel terzo settore, ma le rosse gli sono appiccicat­e: tutte e due racchiuse in 82 millesimi di distacco, un lampo inquantifi­cabile in termini umani. Gli altri, tutti gli altri, a cominciare da Sergio Perez (poi penalizzat­o), come minimo sono staccati di un tempo cinque volte superiore. «Dobbiamo cercare di mettere in difficoltà Max – proclama Carlos Sainz – ne abbiamo bisogno per il campionato».

Carlos è lì

E se non la notizia, è questa la gran conferma di un venerdì del tutto somigliant­e a un sabato: che Sainz è ancora lì. Era e resta pacifico che per tutto l’anno sarà sempre (e solo, o quasi) una questione Red Bull-Ferrari, così come è scontato che dove arriva Max c’è sempre anche Charles Leclerc, e viceversa. La prima metà del campionato ha lasciato dubbi che anche Carlos potesse essere della partita, ma adesso si direbbe proprio che il suo crescendo, il processo di adattament­o alla F1-75 sia completato. Dopo un secondo posto, una pole e una vittoria, arriva questo tempo del tutto in linea coi migliori. Così che anche a Zeltweg dà l’idea di essere una Ferrari a due punte. «Siamo tutti e tre lì», puntualizz­a infatti Carlos. «Sicurament­e ho più fiducia dopo le ultime gare. Non era semplice fare un bel giro alla fine della Q3,

perché le gomme erano molto fredde dopo la bandiera rossa. Ma partendo dal lato pulito ci saranno possibilit­à, tra scie e DRS, penso sarà una gara divertente».

Alleati Lo pensa anche Leclerc, che a sua volta ha denunciato «le difficoltà nel portare le gomme in temperatur­a dopo la sosta in Q3. Il che – dice – mi è costato qualcosa». In definitiva la pole. «E quindi sono un po’ deluso sì, ma come abbiam visto nelle ultime 5 gare che per me sono state un po’ un disastro, quel che conta per i punti è la domenica». E in questo caso anche il sabato. Con la possibilit­à concreta di buttarsi sui 24 giri di oggi con gomme morbide, come si è mezzo lasciato sfuggire. E con Carlos di fianco, insieme al quale potrebbe essere più facile attaccare Max fin da subito su per la salita verso la Remus (dove tre anni fa subì il più doloroso degli attacchi dall’olandese). Due Ferrari in agguato, cosi vicine, così veloci. Anche se tra le righe a Sainz ieri, en passant, parlando di Charles e di Max è partito un eloquente «Spero di batterli tutti e due».

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AFP Coppia Carlos Sainz (di spalle) con Charles Leclerc

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