Banchero re a Las Vegas Stasera di nuovo in campo
Buona la prima. E ora subito sotto con la seconda. Alle 22 italiane Paolo Banchero torna in campo con Orlando in Summer League: affronterà Sacramento, con l’obiettivo di confermare tutto quello di buono che ha fatto vedere nella prima uscita contro Houston. Il 19enne con passaporto italiano ha tutti i riflettori addosso al torneo di Las Vegas, perché è stato la prima scelta assoluta al Draft e tutti vogliono cominciare a capire se vale davvero quella chiamata. Lui si è è presentato con 17 punti, 4 rimbalzi e 6 assist e la sicurezza di chi è convinto del proprio talento. «Mi sono tatuato sul braccio No pressure, nessuna pressione, lo scorso anno prima di andare al college - ha raccontato -. Può esserci tutta l’attesa del mondo, ma in fondo è sempre basket: devi sempre andare in campo e fare canestro».
Impressione Banchero aveva davanti Jabari Smith Jr, che il futuro azzurro ha superato in extremis nella corsa alla prima chiamata al Draft. Ha vinto il duello col suo potenziale offensivo, la sua capacità di leggere il gioco e creare per sé e per i compagni. «È quello che mi ha impressionato di più di lui - ha detto Jesse Mermuys, il coach di Orlando per la Summer League -. È impressionante quello che sa fare considerando la sua stazza e la sua forza fisica: è già di alto livello, e non potrà che migliorare con la conoscenza del modo di giocare Nba, completamente diverso da quello del college». Spesso a confronto proprio con Smith, Banchero ha mostrato sia di sapere come fare canestro sia di poter gestire il gioco. «Non ero nervoso ma felice di giocare. Non lo facevo da tanto - ha detto lui, che aveva giocato per l’ultima volta a inizio aprile con Duke nella Final Four Ncaa -. Penso di aver fatto bene, ho sbagliato alcuni tiri facili ma ho coinvolto i compagni. Avrei potuto difendere un po’ meglio, ma qui si tratta di ritrovare il ritmo e prepararsi per quello che verrà dopo: è quello per cui voglio usare la Summer League. A livello fisico ho ancora bisogno di ritrovare la condizione, perché in campo non mi sono sentito come al solito. E devo continuare a crescere».
Azzurri Banchero non è l’unico talento azzurro da tenere d’occhio in Summer League. Se Gabriele Procida qualche ora prima dell’annuncio del suo contratto con Berlino era seduto a bordo campo a guardare Detroit, la squadra che l’ha scelto al Draft, Alessandro Pajola e Matteo Spagnolo questa notte hanno cominciato la loro avventura a Sin City. Per entrambi si tratta di un assaggio del mondo Nba: il 19enne Spagnolo gioca con Minnesota, che l’ha scelto con la numero 50 al Draft e vuole vederlo da vicino prima di rispedirlo in Europa e monitorare la sua crescita; il 22enne Pajola ha avuto, col permesso della Virtus Bologna, un invito per giocare con Dallas e capire se in futuro potrà anche lui diventare uno degli italiani in Nba.