POGBA Entusiasmo alle stelle per il ritorno di Paul Domani l’annuncio
Grande folla al JMedical come ai tempi di Ronaldo Troppi impegni e l’annuncio slitta
Il Pogba day non si è chiuso con il tanto atteso annuncio ufficiale, ma ha già lasciato sensazioni positive a tutte le parti in causa. Innanzitutto la Juventus, che ha ritrovato un giocatore integro, felice e motivato dal ritorno in bianconero. Non era scontato dopo l’ultimo anno costellato di problemi, infortuni e bronci al Manchester United. Poi c’è lui, il Polpo. Sorridente come non si vedeva da tempo, voglioso di riprendersi quello che aveva lasciato sei anni fa a Torino, a cominciare dalla collezioni di scudetti consecutivi. A caricarlo c’è la terza parte in causa, i tifosi. Ieri al JMedical, ad aspettarlo sin dall’alba, erano ben oltre il migliaio. Venuti sin qua «per vedere segnare Pogba», come gli hanno ripetutamente cantato quando verso le 9.45 il francese si è palesato all’ingresso del centro medico. Per l’occasione, si è rivista anche una delegazione della Curva Sud. Ma, soprattutto, l’entusiasmo che da queste parti, giura chi non se ne è perso uno di arrivo in bianconero negli ultimi anni, non si odorava nell’aria dallo sbarco di Cristiano Ronaldo nel 2018.
In grande stile Le visite sono durate circa sei ore, nelle quali il piazzale antistante al JMedical è stato rigorosamente presidiato dai tifosi, nonostante il solleone torinese e una temperatura da bollino rosso per il caldo. Alle 15.31 Pogba è uscito, insieme alla fida avvocatessa Rafaela Pimenta (la compagna, Maria Zulay, si è invece concessa una passeggiata in centro città), la “seconda madre”, per sua stessa ammissione. Ancora autografi e selfie con i tifosi, con un divertente siparietto quando un fan gli ha messo davanti agli occhi la maglia del Manchester United e lui si è rifiutato, ridendo, di firmarla, prima di tornare allo Juventus Training Centre. Confermata la scelta della numero “10”, la stessa maglia che aveva lasciato nel 2016 per riprendersi la “6” a Manchester. Il programma, in teoria, avrebbe previsto le firme sul contratto triennale (con opzione per il quarto anno) da otto milioni di euro più bonus, quindi l’ufficialità del Pogback, ma il centrocampista francese si è dilungato un po’ troppo nello “shooting” con la nuova maglia, anche per il suo “Pogmentary”, e tutto è così slittato. Probabile che l’annuncio arrivi così addirittura domani, con la nuova settimana, e tutto fa pensare che la Juve voglia farlo con un video in grande stile per rendere meglio l’idea del peso dell’acquisto.
Angel E a proposito di video, la società bianconera ha pubblicato ieri sui propri canali social il dietro alle quinte dello sbarco di Angel Di Maria. Dall’atterraggio all’aeroporto di Torino Caselle al primo abbraccio con Federico Cherubini e Pavel Nedved, sino alla conoscenza di Dusan Vlahovic, il primo giocatore bianconero ad accoglierlo alla Continassa, e i test medici del giorno dopo. L’argentino, che ha già avuto modo di cenare in un ristorante del centro con Max Allegri e Aldo Dolcetti, sarà presentato ai media domani alle 15 con una conferenza stampa. Nell’intervista concessa al sito del club bianconero, però, ha già messo in chiaro i suoi piani: «Sono venuto qui perché voglio vincere tutto. Sono stato nelle migliori squadre in tutti i paesi dove ho giocato e in Italia la Juve è la numero uno». Per la presentazione di Pogba, invece, bisognerà attendere martedì.
Angel e gli altri Di Maria ha cenato con Allegri, oggi invece sono attesi anche gli arrivi degli ultimi nazionali
Tutti pronti Oggi, intanto, la Juve riabbraccerà anche l’ultimo drappello di nazionali reduci dalle vacanze dopo gli impegni con le rispettive nazionali che ne hanno tardato l’inizio. Si tratta di Wojciech Szczesny, Leonardo Bonucci, Matthijs de Ligt (il più atteso, per questioni legate al calciomercato), Alex Sandro, Adrien Rabiot, Manuel Locatelli e Weston McKennie. Visite di rito anche per loro, poi la stagione 2022-23 della squadra bianconera sarà iniziata ufficialmente. Pogba, come detto venerdì dopo essere atterrato a Torino, «non vede l’ora».