L’INTER RALLENTA PAULO ORA GUARDA ROMA, MILAN E ANCHE NAPOLI
L’argentino atteso a Torino nelle prossime ore, summit in vista con l’agente Antun. Si allenerà da solo: palestra e campetto
ortuna che nella sua casa di Torino ha una palestra attrezzatissima. E fortuna che può permettersi un fisioterapista e un preparatore atletico personali. Avrà bisogno di tutto questo, Dybala, per cominciare a entrare nella nuova stagione, per allenare il fisico in vista dell’annata che - nei suoi piani - deve dargli la grande rivincita. Perché dovrà avere strutture, strumenti e uomini al suo servizio esclusivo? Semplice: perché non ha una squadra.
Malinconia Dybala arriverà a Torino nelle prossime ore. Non avrà un gruppo al quale unirsi, un allenatore a guidarlo, compagni con i quali condividere lo spogliatoio, il campo, le prime grandi fatiche, le partitelle. Sarà solo, sicuramente malinconico. E forse anche un po’ turbato: com’è possibile che lui, l’ ex numero 10 della Juve, nominato appena due anni fa Mvp della Serie A, non abbia ancora un contratto? Come si spiega che nessun club gli abbia offerto un ingaggio importante, dimostrandogli di essere pronto a soddisfare le sue aspettative? Eppure è svincolato, un vantaggio in qualsiasi trattativa. Ma il nuovo mercato è questo: il confine tra calciatore libero e disoccupato è esile, sottile. E lui, oggi, galleggia lì, su quel filo. Non
ha un campo sul quale correre, ovviamente, ma ha bisogno di allenarsi anche su distanze più lunghe, sull’erba. Per questo stanno cercando un impianto che gli apra le porte. Sicuramente lo troverebbe vicino a casa, però ha la necessità di isolarsi, di rimanere al riparo da sguardi e curiosi. Non è escluso che decida di passare il confine per stare più sereno.
Summit
A Torino, a aspettarlo, c’è Jorge Antun, l’avvocato che cura i suoi interessi. Nei primi giorni della settimana Dybala lo incontrerà, assieme a loro ci saranno Fabrizio De Vecchi, l’intermediario che sta lavorando per il suo futuro, e Carlos Novel, l’uomo che cura gli sponsor personali. Faranno un punto della situazione, Paulo manifesterà tutti i suoi dubbi, anche le sue ansie: cosa sta succedendo? E soprattutto: cosa facciamo, adesso? Già, perché sul futuro di Dybala di certezze non ne esistono più. Ce n’era una, l’Inter, con tanto di accordo sulla parola: cinque milioni netti a stagione più uno di bonus legato (anche) al numero di partite giocate. Ma qualcosa di importante è cambiato: i nerazzurri hanno preso Lukaku, gli attaccanti in organico sono diventati cinque, per motivi economici e di gestione non possono essere più di quattro. Uscirà Sanchez, in un modo o nell’altro, ma - fatto salvo Lautaro - al momento non ci sono segnali che uno tra Dzeko e Correa possa andarsene. Dybala è stato informato: se riusciremo a farti spazio prima che trovi squadra, saremo