La Gazzetta dello Sport

«Pobega, mi aspetto qualità e forza Attenzione a Origi: in A farà 20 gol»

- Di Alessandra Gozzini MILANO

L’ex portiere rossonero: «I giovani sappiano che lo scudetto è un punto di partenza»

Giovanni Galli e il Milan hanno vinto in Italia e poi in Europa e nel mondo. Una linea di successi che il Milan di oggi vorrebbe ripercorre­re.

3Giovanni,

come è possibile colmare la distanza dalle grandi del continente senza spese folli?

«La strategia rossonera ha funzionato in Italia e può funzionare ancora. I giocatori che stanno trattando sul mercato, non a caso, sono giovani ma già con buona esperienza internazio­nale. Avere un’idea chiara, lineare, in cui ci sono ruoli specifici e definiti, è già un successo. Così sono arrivati i risultati in campo, così i giocatori hanno aumentato il loro valore in modo esponenzia­le. Gazidis, Maldini e Massara hanno fatto un lavoro eccellente».

3Possono più le idee dei colpi milionari?

«Qualcuno può garantire che prendendo due top player automatica­mente si vinca la Champions? Aiuta ma non è sempre così. Il Milan l’anno scorso ha trovato già nel girone avversarie molto più attrezzate, eppure è uscito a testa alta. Nella prossima stagione potrà fare tesoro dell’esperienza a livello tattico, di preparazio­ne, saprà come investire sul mercato per compiere un altro salto di qualità».

Gli arrivi rossoneri e gli obiettivi ancora in attesa sono funzionali al nuovo corso?

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«Tutti. Sanches è un ottimo profilo, Origi un giocatore importante, che nel Liverpool delle stelle ha fatto bene ogni volta che è stato chiamato in causa, sia in Premier che in Champions. Troppo spesso valutiamo un giocatore soltanto in base alle caratteris­tiche fisiche e tecniche senza considerar­ne la cultura calcistica. Ecco, Origi, tra nazionale belga e Liverpool, ha maturato grandi conoscenze. Per questo dico che potrà fare meglio in Serie A che in Premier. Scommetto che da noi arriverà a 20 gol».

Tra i giovani su chi punterà?

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«Per tutti deve valere un presuppost­o: al Milan lo scudetto è il punto di partenza, la dimensione del club resta principalm­ente internazio­nale, devono saperlo. Il titolo di Campioni d’Italia è stato un grande risultato, arrivato addirittur­a in anticipo sui tempi, ma da ora si apre il vero libro del Milan, in cui scrivere di altri grandi successi. Ha ragione Ibra: qui ti ricordano solo se vinci. Adli l’ ho visto entrare nel modo giusto, in punta di piedi. Deve capire la dimensione del nostro campionato, diverso dagli altri. Mi aspetto molto da Pobega, ha qualità, forza, tempi di inseriment­o. Può prendere il posto di Kessie e diventare molto utile per Pioli».

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3Il segreto del nuovo Milan sarà...?

«Stefano non si deve inventare chissà cosa, la sua forza è stata quella di tenere il gruppo sempre unito e disponibil­e. A maggior ragione quest’anno, con tanti impegni, deve mantenere lo stesso canovaccio e non permettere invidie o gelosie. C’è solo il Milan».

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GETTY Talento Tommaso Pobega, 22 anni, a lavoro nella palestra di Milanello

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