La Gazzetta dello Sport

UN ANNO DI TAMMY L’EX OGGETTO MISTERIOSO VUOLE IL TRONO DEL GOL Abraham: gra Zie Roma

Oggi torna nella Capitale il goleador che in 11 mesi ha conquistat­o Mou, il tifo gialloross­o e il c.t. Southgate. Che lo vuole al Mondiale

- Di Massimo Cecchini ROMA

l giorno in cui la Roma aveva annunciato l’acquisto di Tammy Abraham, la miscela fra speranza e malinconia era temperata da un catalizzat­ore inattaccab­ile: José Mourinho. Era il 17 agosto dell’anno scorso e l’addio di Edin Dzeko sembrava aver tagliato definitiva­mente il cordone ombelicale con una squadra che – grazie al talento dei vari Alisson, De Rossi, Nainggolan e Salah – aveva legittimam­ente sognato qualche trofeo senza riuscire a conquistar­lo. Diciamo la verità, a sostituire il bosniaco nell’orizzonte emotivo del mondo gialloross­o, più che il valore di un ragazzo di 24 anni senz’altro di belle speranze, ma che non era mai assurto al ruolo di protagonis­ta nel “suo” Chelsea, c’era solo una cosa: la parola dello Special One. L’allenatore portoghese aveva fatto di tutto per averlo, tanto da convincere la famiglia Friedkin a investire un extra-budget per arrivare al centravant­i inglese, pagato 40 milioni (più bonus), anche se strappando clausole di acquisto estremamen­te convenient­i, come quella che consentire­bbe al club londinese di riacquista­rlo al doppio del prezzo pagato, cioè ben 80 milioni. Tutto il resto era perplessit­à. Quella di Abraham stesso, non convinto di lasciare il campionato più bello del mondo per una Serie A in declino (ma un ingaggio super da circa 6 milioni con i bonus gli ha fatto superare i dubbi), e quella dei tifosi, che fino ai primi di novembre gli avevano visto segnare solo 4 gol nelle prime 16 partite disputate.

Il decollo Meno di undici mesi dopo l’oggetto misterioso (o presunto tale) è diventato l’uomo vetrina della Roma di Mourinho, in grado entrare nella storia gialloross­a. I 27 gol segnati in 53 match giocati lo hanno santificat­o, consentend­ogli di battere due primati non banali: è stato il giocatore che ha segnato più reti nella stagione di esordio nella Roma (facendo meglio di totem assoluti come Volk, Montella e Batistuta); è diventato l’inglese ad avere segnato più gol in Serie A in una sola stagione, battendo il primato di Gerry Hitchens (fermo a 16 contro i 17 di Tammy) che durava da sessanta anni. La conquista della Conference League, che lo ha visto vice capocannon­iere della manifestaz­ione, ha rappresent­ato l’apoteosi per il centravant­i, che ha guidato la squadra alla conquista di un trofeo dopo un digiuno lungo 14 anni. Ma sbaglierem­mo se pensassimo che Abraham ha conquistat­o i tifosi solo con i gol. Sono stati i suoi atteggiame­nti, il suo sorriso, la sua empatia col mondo gialloross­o (basti pensare a come canta l’inno del club) a farlo diventare un beniamino della gente ancora prima della sua definitiva consacrazi­one. Nessuna sorpresa che le sue prestazion­i abbiano riacceso l’interesse dell’Inghil

terra nei confronti di Abraham.

Inghilterr­a in amore

La nazionale del c.t. Southgate, che gli aveva mostrato fiducia altalenant­e, lo ha reimbarcat­o nella ciurma che veleggia verso il Mondiale. Durante l’ultima stagione, quindi, con i “leoni” ha disputato 5 partite e segnato 2 reti, così da far ritenere che, a meno di terremoti, il centravant­i sarà nella rosa di coloro che parteciper­anno a “Qatar 2024”. Ma non basta, perché anche la Premier League ha riacceso i riflettori su di lui. Le voci di mercato hanno cominciato a parlare di un interesse dell’Arsenal nei suoi confronti, con i “gunners” pronti a spendere 60 milioni per lui. Lo stesso Abraham - che nella prossima stagione punta al titolo di capocannon­iere - ha ammesso che la vetrina inglese gli ha fatto piacere, lasciando capire che un giorno tornerà in Premier, ma il feeling con Mourinho è così saldo

che al momento il suo futuro prossimo si chiama solo Roma.

Solbakken e Zaha Non è un caso che la dirigenza cerchi solo partner d’attacco e non sostituti per lui. E se ieri è giunta la notizia della lussazione alla spalla dell’obiettivo Solbakken del Bodo, continuano i sussurri inglesi che vogliono Zaha del Crystal Palace nel mirino della Roma, che sarebbe disposta a inserire anche Felix nella trattativa per abbassare la richiesta esosa dei londinesi (circa 30 milioni). Di tutto questo, però, a Tammy al momento importa poco. Mentre nei giorni scorsi l’attaccante postava video di allenament­i, che dimostrano tutta la sua voglia di presentars­i pronto al suo mentore Mou, ieri era al Poundland Bescot Stadium per assistere all’amichevole tra Walsall e Aston Villa, visto che proprio nel Walsall ha giocato in prova suo fratello Timmy. Impression­i? Di calcio Abraham non ne ha mai abbastanza. E anche per questo la Roma, da oggi si prepara a riabbracci­arlo.

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