La Gazzetta dello Sport

Il Real Madrid riparte, Ancelotti insegue un nuovo record

Carletto non ha mai vinto due scudetti di fila, l’ultimo a riuscirci in panchina è stato Beenhakker nell’88: nuove sfide

- Di Filippo Maria Ricci

Senza Mbappé, col Bernabeu ancora incompleto, ma con un paio di rinforzi importanti e una montagna di “ilúsion”, parola chiave nella vita spagnola. Un intraducib­ile misto di speranza, voglia, desiderio, positività: «Siamo tornati al lavoro, che non è un lavoro ma una “ilúsion”».

Nuova sfida Così Carlo Ancelotti

l’altro ieri, quando è tornato a Valdebebas per iniziare la sua quarta stagione alla guida del Real Madrid. Quando un anno fa tra la sorpresa generale arrivò per la terza, a distanza di 6 anni dalla seconda chiusa con un doloroso licenziame­nto, nessuno gli chiedeva granché ma soprattutt­o nessuno poteva pensare che avrebbe vinto Champions e Liga. Ora ha un’altra sfida: nella sua lunga e gloriosa carriera Carlo non ha mai conquistat­o due campionati di fila. E al Real Madrid in panchina non succede dal 1988, ai tempi dell’olandese Leo Beenhakker.

Esuberi Carlo ha iniziato a lavorare con Courtois, Lucas Vázquez, Nacho, Vallejo, Mendy, Odriozola, Kroos, Camavinga, Ceballos, Reinier, Mariano e Borja Mayoral, oggi accoglie i brasiliani Militao, Casemiro, Vinicius e Rodrygo, il 14 luglio toccherà a Lunin, Carvajal, Alaba, Rüdiger, Tchouameni, Modric, Valverde, Kubo, Asensio, Hazard e Benzema. Sono 27 giocatori, due di troppo per le regole della Liga, che ne permettono massimo 25 in rosa. Devono andar via Kubo e Reinier, che sono extracomun­itari e i tre posti sono già occupati. Ragione che ha impedito l’arrivo di Gabriel Jesus, unico obiettivo offensivo considerat­o dopo il fragoroso e doloro no di Mbappé.

Arrivi e partenze Sono arrivati il tedesco Rudiger, svincolato, e il francese Tchouameni, pagato 80 milioni più 20 variabili, e dalla Serie A sono rientrati i prestati Odriozola e Borja Mayoral. Il mercato in entrata è chiuso. Sono andati via gli svincolati Isco, Bale e Marcelo, oltre all’inutilizza­to Jovic. In attacco tutto dipenderà come sempre dal divino Benzema, 35 anni a dicembre, anche se alla Casa Blanca sperano che al quarto anno Eden Hazard possa finalmente iniziare a ripagare l’enorme investimen­to sostenuto quando. A centrocamp­o per Ancelotti c’è grandissim­a scelta: l’immarcesci­bile trio ModricCase­miro-Kroos, 5 Champions a testa, e dietro di loro la gioventù: Valverde-Tchouameni-Camavinga. Più Ceballos, in vendita come Asensio (svincolato tra un anno) con i due che non hanno gran voglia di andar via. In difesa l’arrivo di Rudiger potrà permettere ad Ancelotti di usare Alaba anche a sinistra al posto di Mendy. I campioni sono pronti. Anche senza Mbappé.

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LAPRESSE Campeon! Carlo Ancelotti, 63 anni, campione d’Europa

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