ROSSE E VERSTAPPEN RIDE SERVE UN PIANO CONTRO LA FUGA Ferrari lotta al
Dominio dell’olandese nella Sprint Leclerc e Sainz rischiano il contatto Oggi la gara con l’incognita strategia
L
a lotta in famiglia fra Charles Leclerc e Carlos Sainz era proprio quello che ieri non serviva. Sarebbe stato meglio che i ferraristi si alleassero per cercare di fermare la fuga di Max Verstappen. Invece hanno mandato in scena un duello personale bellissimo per lo sport e per lo spettacolo, ma improduttivo per la classifica iridata, dove l’olandese della Red Bull ha guadagnato un altro punto sul monegasco e due sullo spagnolo. Partito dalla pole nella Sprint Race del GP d’Austria, il campione del mondo ha sbarrato la strada a Leclerc alla prima curva, favorendo il sorpasso di
Sainz sul compagno di squadra, poi si è difeso dal successivo attacco di Carlos alla Remus, consentendo a Charles di riprendersi la seconda posizione. Da quel momento, Max ha salutato ed è andato via, lasciando i galletti rossi a scannarsi nel loro pollaio.
Rivalità Ma la battaglia fra i “Charlos” è continuata, a conferma che nessuno dei due voleva stare dietro all’altro: al settimo giro, Sainz ha riprovato a superare Leclerc in fondo alla discesa della curva 4, ma il monegasco ha tirato fuori tutta l’aggressività per resistere allungando la staccata verso l’esterno. Le Ferrari sono arrivate vicino al contatto. E Sainz si è arrabbiato alla radio: «Ahhh, pensavo che la lotta fosse con quello davanti!». Tanto che il suo ingegnere di corsa Riccardo Adami ha dovuto calmarlo: «Stay cool, stay cool». Resta freddo. A quel punto, Verstappen era già irraggiungibile, avendo creato un divario di 2” nei primi giri che gli ha consentito di gestire le gomme in scioltezza sino alla fine. «Loro dietro hanno lottato e io ho potuto amministrare il margine. Ma il nostro passo era simile negli ultimi giri — spiega Max — perciò mi aspetto una gara più tirata domani (oggi; n.d.r.), quando il degrado degli pneumatici sulla distanza sarà maggiore. Sono ottimista perché la Red Bull è competitiva e gli sviluppi introdotti hanno ancora migliorato le prestazioni».
Gerarchie L’iridato oggi punta al quinto trionfo della carriera a Zeltweg, davanti alla marea di centomila tifosi (più della metà olandesi) accorsi sulla pista di casa dello sponsor Dietrich Mateschitz. «Vedevo i fumogeni arancioni e sentivo le loro urla di sostegno dalle tribune — racconta Verstappen che quest’anno aveva vinto anche la Sprint Race
di Imola —. È stato incredibile». Non si può dire che la Ferrari abbia sprecato un’altra occasione, perché la vittoria di Max è stata soprattutto frutto del ritmo che ha saputo subito imporre alla corsa, così forte da stupire anche Leclerc. Perciò, il risultato probabilmente non sarebbe cambiato. Ma è chiaro che la sfida interna per la leadership alla Ferrari fra Charles e Carlos si è infiammata dopo la vittoria a Silverstone dello spagnolo, sempre più convinto delle sue ambizioni. Sembra di rivedere la rivalità fra Vettel e Leclerc, sfociata nell’autoscontro in Brasile del 2019, quando si lottava per molto meno del titolo mondiale. Tuttavia il team principal Mattia Binotto non cambia idea sugli ordini di squadra. «Non è ancora il momento di stabilire gerarchie — ha detto prima del miniGP —. Fra i nostri due piloti ci sono solo undici punti, perciò devono essere liberi di correre e di