La Gazzetta dello Sport

Brividi Al settimo giro Charles si difende con durezza da Carlos che in radio si lamenta Filosofia

Per il team principal Binotto «non è ancora il momento di stabilire gerarchie»

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lottare. Più avanti daremo la priorità a chi è in vantaggio. Ma adesso conta solo ottenere il massimo per il team, anche fra i Costruttor­i, e grazie a questa filosofia ci stiamo riuscendo. Con gli ordini di squadra, siamo stati criticati in passato: ricordo i fischi dalle tribune qui in Austria vent’anni fa... (per la vittoria di Michael Schumacher ai danni di Rubens Barrichell­o; n.d.r.)». L’opposto di quello che accade alla Red Bull, dove c’è una gerarchia chiara a favore di Verstappen e tutti nel team ne sono consapevol­i, a parte forse Sergio Perez. Il rischio che Leclerc e Sainz in questo modo finiscano per favorire l’avversario non sembra preoccupar­e Binotto.

Decisioni La gara di oggi offre ai ferraristi l’occasione di rifarsi. Non sarà facile, perché Super Max è velocissim­o e a prova di errore, un vero martello pneumatico anche mentalment­e. Ma Leclerc e Sainz possono riuscire a complicarg­li la vita, se corrono da alleati restando vicini all’olandese durante il GP e se la Ferrari eviterà strategie suicide come a Montecarlo o discutibil­i come a Silverston­e, senza penalizzar­e il pilota che è davanti. Avere due macchine nelle prime posizioni è un’opportunit­à per mettere in difficoltà il muretto della Red Bull, finora perfetto nelle decisioni. Sarà Binotto a dover stabilire le regole di ingaggio fra Charles e Carlos. E i diretti interessat­i dovranno sforzarsi di lasciare da parte la sfida personale. «Speriamo di partire bene e di creare pressione a Max — si augura Leclerc —. Siamo veloci e proveremo a tenere il suo passo. Tutto è possibile».

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