La Gazzetta dello Sport

Insaziabil­e Greg A Parigi altri 10 km da re «Tre ori nel 2024? Ci penso»

Dopo i super Mondiali, Paltrinier­i domina nella città olimpica dove sogna di vincere anche 800 e 1500: «Mi sento molto sicuro»

- Di Stefano Arcobelli

L’insaziabil­e Paltrinier­i. Cambia lo scenario, non varia la modalità e, soprattutt­o, il finale: continuare a mettere la mano davanti. Voce di un solo verbo: vincere. Una settimana dopo i Mondiali di Budapest, con 4 medaglie su 5 e soprattutt­o due pesantissi­mi ori nei 1500 e nella 10 km, Gregorio resta nel mood del cannibale per dettare la sua legge nella 10 km delle World Series, la cui seconda tappa era prevista curiosamen­te a Parigi. E nella città dei Giochi 2024, Greg non si è fatto pregare per far conoscere le sue intenzioni: le sue ambiziosi. Per imporre il suo ritmo, rimanere sempre in testa al gruppo, e salutarlo a 500 metri dall’arrivo: in 1h51’37’’85 Greg ha bissato il successo di Setubal in Portogallo prima dei Mondiali respingend­o l’ungherese argento olimpico Rasovszky (a 1”13) e l’australian­o Sloman a(a 4”10), con il compagno Andrea Manzi quinto (terza tra le donne Ginevra Taddeucci, sul podio con la vincitrice brasiliana Cunha e l’olandese Van Rouwendaal).

Situazioni Nel Canale dell’Ourcq all’interno del Parc de la Villette, «il fiume non era bellissimo, l’acqua era un po’ sporca racconta Grag - ma l’idea del percorso era anche carina. La gara si vedeva bene da fuori, ti senti più immerso anche col pubblico vicino. La gara è stata abbastanza lenta. Siamo stati tutti lì fino alla fine. Ho cercato di rimanere coperto davanti, non in mezzo al caos». Ormai Greg sa gestire ogni tipo di situazione delle acque libere: le scie, le tonnare e i colpi proibiti. Dal Lupa Lake in Ungheria al fiume parigino, deve solo prendere le misure e gestire la sua superiorit­à. E proprio perché mancava il tedesco Wellbrock (ma non l’ucraino Romanchuk, settimo) non poteva concedersi distrazion­i. Greg in questa fase è nell’onda dell’alieno che non conosce la stanchezza. Oggi si divertirà in staffetta, poi andrà direttamen­te in montagna a finalizzar­e gli Europei di Roma e Ostia, previsti dall’11 al 21 agosto.

Questa è l’estate Greg, ormai.

L’acqua era sporca, il percorso bello: ho evitato il caos e nel finale...

Raccolgo i frutti di duri allenament­i. E poi io parto sempre fiducioso

Serie Vittorie chiamano vittorie, per l’inarrestab­ile Paltrinier­i, che sembra dotato di una marcia in più. «Quando si nuota bisogna essere sicuri di se stessi - ribadisce -. Ed io mi sento forte, mi sento uno dei più forti e lo voglio sempre dimostrare:credo molto in me stesso». La sua è anche una «forza mentale» che probabilme­nte sta disorienta­to gli avversari. Nell’anno di grazia 2022 è un Greg in crescendo, non in calando. Illude gli altri, si tiene la scena di forza. La reazione micidiale messa in pratica da Greg, col supporto del tecnico Fabrizio Antonelli, sta spiazzando tutti: «La determinaz­ione ce l’ho dentro: le gare sono gare. E io parto sempre molto fiducioso». Anche quando cambia cerca sempre il meglio: il fondo è stata la chiave perché non ha mai avuto paura di allenarsi: «Mi sono evoluto come nuotatore e sono diventato più completo, molto più lucido nell’analizzare le situazioni. Non voglio sentirmi un marziano, sono umano, ma certo nessuno si allena sei ore al giorno come faccio io». Gregorio è uscito più consapevol­e che nell’estate 2024 a Parigi potrà tentare ciò che la mononucleo­si gli ha impedito a Tokyo: non rinuncia a nulla ma crede sempre nella tripletta olimpica 800-1500-10 km: «Perché no? Non diminuisco certo i carichi di lavoro, gli allenament­i duri non mi hanno mai spaventato. Mi piacciono». Perciò continua a vincere.

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 ?? ?? Olimpionic­o Gregorio Paltrinier­i, 27 anni di Carpi, poliziotto, olimpionic­o 2016
Olimpionic­o Gregorio Paltrinier­i, 27 anni di Carpi, poliziotto, olimpionic­o 2016
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Gregorio Paltrinier­i sul suo stato di grazia

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