Sboccia Correa Inzaghi gongola «Tanti campioni C’è pure Dzeko»
Il Tucu illumina tra le linee e crea superiorità numerica. Simone: «In quel ruolo è una soluzione». E le varianti non mancano
Chi si aspettava un assaggio delle novità che Inzaghi vuole inserire nella sua Inter 2.0, non è rimasto deluso. Nel laboratorio di Appiano Gentile, l’ipotesi trequartista puro sembra farsi sempre più largo nella corsa a un piano B per la nuova stagione. D’accordo, mancano ancora i titolarissimi ma non è detto che nel 3-4-1-2 sia poi Calhanoglu l’unico a dover operare tra le linee alle spalle della Lu-La. Come nell’allenamento congiunto contro la Milanese (10-0) di sabato, Inzaghi nella ripresa ha inserito Correa a galleggiare sulla trequarti in cerca di uno spunto illuminante per azionare Lukaku e Lautaro. E il Tucu ha risposto presente, proprio alla sua maniera. Strappo nello spazio lasciato libero dai compagni, doppio dribbling e diagonale vincente. Applausi, dalla curva e dalla panchina. «Sì, Correa in quella posizione è una soluzione – ha sottolineato Inzaghi nel post partita -. Il nostro sistema è un ale
tro, ma con tanti grandi attaccanti a disposizione posso cambiare assetto di volta in volta». Ecco la chiave, tanti giocatori offensivi, tanta qualità: tutti dovranno dare il loro contributo anche in posizioni dove magari in passato non erano abituati a giocare. E non è un caso se un’altra possibile novità, in futuro, potrebbe essere rappresentata dalla posizione di Dzeko alle spalle di Lukaku: il bosniaco è ormai regista offensivo, unico nel suo modo di accendere la fase offensiva con un solo tocco spalle alla porta. «Davanti ho tanti campioni – ha ricordato Inzaghi -, c’è anche Dzeko che è rientrato in anticipo…».
Nuova vita E allora vedremo quanto verrà utilizzato il trequartista, che nella testa di Inzaghi era già una tentazione nella precedente stagioni. Lì, l’idea era avanzare il raggio di azione di Calhanoglu per avvicinarlo alla porta e sfruttare l’abilità nel tiro dalla distanza. In più occasioni ci è riuscito, partendo però da mezzala e andando a chiudere da trequartista. Ora l’idea è avere un fantasista vero, uno che sappia saltare in dribbling nello stretto gli avversari e creare superiorità numerica tra le linee. Correa, appunto. Il Tucu potrebbe ritrovare fiducia e un ruolo da protagonista, cose che sono mancate nel suo primo anno in nerazzurro. Siamo ancora agli esperimenti, certo. Ma due indizi fanno già una prova.
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