L’Udinese fatica a cedere i suoi gioielli perché i soldi mancano
Se anche l’Udinese non vende i suoi pezzi pregiati .... I friulani hanno portato in ritiro a Lienz in Austria tre gioielli ambiti: Gerard Deulofeu, Nahuel Molina e Rodrigo Becao. I primi due, attaccante ed esterno destro tuttofare, sono i calciatori che a fine maggio il club aveva deciso di “sacrificare” in none di una filosofia che porta avanti con successo da anni: dopo un torneo di alto livello concede la possibilità al calciatore che sottoscrive un quinquennale di coronare il suo sogno, di finire in una big e ottenere un ingaggio da top player. Questo è il caso di Molina,.. Quello di Deulofeu è differente: lo spagnolo è stato spedito in Friuli dall’altra società di famiglia, il Watford, quando gli inglesi erano retrocessi dalla Premier. Gerard ha uno stipendio da top player e, dopo una Serie A giocata alla grande, ambisce al livello che gli compete. Il problema è che sia lui che Molina costano cari: 18-20 milioni il primo e 25-30 il secondo. A ciò va aggiunto l’ingaggio. Napoli, Juve, Atletico Madrid e qualche spagnola si sono fatte avanti ma, in un mercato in cui, al momento, di soldi ne sono usciti pochissimi, fanno fatica ad assecondare le richieste di Gino Pozzo. Tostissimo e irremovibile nelle trattative. La cosa più incredibile è che sembra sia più facile cedere il difensore Becao che vorrebbe spiccare il volo. In passato, a luglio l’Udinese aveva già risolto le pratiche: la scorsa estate le stelle De Paul e Musso avevano preso altre strade. Stessa cosa è accaduta con Barak, Meret, Handanovic, Basta, Isla, Cuadrado, Pereyra (l’unico ripreso), Sanchez, Asamoah, Inler, Zielinski, Muriel, Jankto, solo per citare giocatori bianconeri ceduti dal 2010 in poi. Ora anche i Pozzo devono attendere. E forse accontentarsi di qualcosa in meno.. Perché nessuno vuole spendere.