Il nuovo Manchester convince: pressing, velocità e vittoria
Supera un Liverpool molto sperimentale alla prima amichevole: «Ci vorrà tempo»
Il primo a non farsi illusioni è proprio lui. «Siamo onesti, il Liverpool ha giocato con 3 squadre diverse e non erano decisamente al meglio», racconta Erik Ten Hag. La sua prima volta da allenatore del Manchester United, però, è un rotondo 4-0 sui Reds. È vero che si è giocato a Bangkok, in Thailandia, che era la prima amichevole per entrambe e che quando le due squadre si ritroveranno a Old Trafford il 22 agosto nella terza giornata di Premier League le cose potrebbero essere molto diverse. Ma il debutto del tecnico olandese sulla panchina dei Red Devils è il modo perfetto per mettere momentaneamente da parte il caso Ronaldo e per far vedere che lo United ha già l’impronta che Ten Hag conta di dargli. «Ho visto alcune cose ottime, come creatività e velocità in attacco: si vede che abbiamo potenziale».
Primo impatto Venerdì in Australia col Melbourne Victory, squadra che ha appena preso l’ex Nani, Ten Hag scoprirà se lo United ha già davvero la base che il tecnico vuole costruire. Per ora si gode il successo sul Liverpool firmato nel primo tempo da Sancho, Fred e Martial e nella ripresa da Pellistri. Con pregi e difetti che nota con precisione. «Siamo felici per questa prima partita racconta Ten Hag -. Abbiamo pressato, abbiamo giocato un calcio aggressivo e proattivo. Ma dovremo lavorare davvero duro per ridurre gli errori, e ne ho visti tanti, molto più di quanto si direbbe vedendo il risultato. Abbiamo concesso loro troppe occasioni da gol, ma ne abbiamo anche create tante». Il pressing alto che ha messo in difficoltà le tre squadre diverse schierate dal Liverpool (Klopp ha cambiato i suoi giocatori di movimento ogni 30 minuti, tenendo per il finale i pezzi migliori, compresi Salah, che ha colpito un palo, e il nuovo centravanti Darwin Nunez), così come le incursioni dei terzini e l’aggressività estrema a centrocampo. Nessuno si illude che basti questa prima amichevole a riportare lo United tra le grandissime di Premier, categoria a cui invece appartiene il Liverpool, ma Ten Hag ha decisamente visto quello che voleva in questo suo primo passo. «Abbiamo cominciato, abbiamo giocato la prima partita, sono felice - racconta -. Non possiamo sovrastimare questo risultato, so che ci vorrà del tempo. Ma so anche che abbiamo degli ottimi giocatori».
Miglioramenti E altri potrebbero presto arrivarne. I dirigenti dello United sono volati a Barcellona per chiudere per Frenkie de Jong, il centrocampista olandese che corteggiano da quasi due mesi e che Ten Hag ha messo in cima alla lista delle sue preferenze. L’accordo è stato trovato da tempo, ma De Jong ha delle pendenze arretrate con i catalani che vuole risolvere prima di cambiare aria. L’arrivo di Raphinha, per cui il Barça avrebbe superato la concorrenza del Chelsea, implica la necessità di vendere De Jong e fare cassa. Lo United si aspetta di chiudere in settimana, quando conta di completare anche l’arrivo di Christian Eriksen, che dovrà superare visite mediche approfondite prima di essere messo sotto contratto. Con loro
Sul mercato
due Ten Hag avrà una squadra più completa, a cui aggiungere possibilmente anche Lisandro Martinez dall’Ajax. Rimane però da risolvere la questione Cristiano Ronaldo. Il portoghese vuole sempre andarsene, lo United ufficialmente non lo vuole vendere. «Cristiano rientra nei nostri piani e stiamo programmando la stagione con lui», aveva detto Ten Hag nella sua prima conferenza stampa a Bangkok, anche se subito dopo ha ammesso di non aver più parlato con Ronaldo dopo che il suo desiderio di andarsene è diventato di dominio pubblico. Non importa quanto lo United giocherà bene in questa tournée precampionato: fino a quando non sarà risolto, il caso CR7 è quello che blocca tutto in casa Red Devils. Anche i primi, positivi passi del nuovo tecnico.
Aspetta de Jong dal Barcellona ed Eriksen. Poi il centrale Lisandro Martinez dall’Ajax
TEMPO DI LETTURA 3’8”