La Gazzetta dello Sport

De Ketelaere Il blitz è pronto

GIOCO, VINCO, ARRIVO UN REGALO AL BRUGES POI DOMANI SCATTA L'AFFONDO DEL MILAN Oggi il belga può salutare vincendo la Supercoppa: i rossoneri alzano l’offerta fino a quasi 35 milioni

- Di Marco Fallisi INVIATO A COLONIA (GERMANIA)

ioco, vinco e arrivo. Pensieri e (non ancora) parole di Charles De Ketelaere, ma in tempi di mercato le parole contano relativame­nte: conta passare ai fatti, e per il Milan è l’ora dell’affondo decisivo. Questo pomeriggio la stellina del Bruges giocherà la Supercoppa belga contro il Gent e proverà a portarsene a casa un’altra, dopo quella dell’anno scorso. Poi farà spazio nella bacheca di casa, dove brillano già quattro trofei – tre campionati di fila e la Supercoppa 2021, appunto – per aggiungern­e altri, da alzare al cielo con una maglia a strisce rossonere e lo scudetto al centro del petto: il Milan lo ha aspettato, evitando di mettersi in mezzo ora che Charles può chiudere in bellezza la storia con il club che lo ha cresciuto, ma tra poche ore passerà all’azione. Per chiudere l’affare che regalerà a Pioli il fantasista tanto atteso per attaccare seconda stella e Champions.

Solo Milan Di attese questa storia è piena, perché anche De Ketelaere ha temporeggi­ato per far sì che il corteggiam­ento del Diavolo si trasformas­se in una dichiarazi­one d’amore a tutti gli effetti: quando il Leeds si è fatto avanti con una offerta di 37 milioni complessiv­i, ingolosend­o il Bruges che punta a monetizzar­ne almeno 35, CDK ha detto no. «Aspetto il Milan», la sostanza del rifiuto. I rossoneri hanno un fascino internazio­nale, storico, un progetto verde al centro del quale collocare il talento belga e in più sono tornati a vincere. Insomma, la meta ideale per lasciare il nido del Bruges dopo tredici anni, dalle giovanili fino alla

Champions: «In passato avrei avuto paura di vedermi lontano dal Bruges, ma ora mi sento pronto», raccontava De Ketelaere qualche mese fa in una intervista con Eleven Sports. Adesso regna il silenzio, né Charles né chi gli sta accanto lascia filtrare nulla, ed è un silenzio strategico: siamo entrati nella fase decisiva e tutti, nel suo entourage, vogliono che il matrimonio con il Milan vada in porto. Zero passi falsi: il caso di Romain Faivre, che l’estate scorsa aveva manifestat­o platealmen­te la sua voglia di rossonero rifiutando­si di scendere in campo con il Brest e facendo saltare tutto sul più bello, insegna.

Il rilancio Sotto traccia si è mosso anche il Milan: al Bruges ha fatto pervenire nei giorni scorsi una prima proposta da 30 milioni circa, tra base fissa e bonus. Non abbastanza da sbloccare l’operazione, ma neanche troppo lontano dalle richieste del club nerazzurro. Ecco perché Paolo

Maldini e Ricky Massara, d.t. e d.s. rossoneri, da domani torneranno alla carica alzando l’offerta: la parte fissa salirà e, con i premi, si potrà arrivare vicino a quota 35 milioni (con il giocatore è già stata raggiunta una intesa per un quinquenna­le da 2-2,5 milioni a stagione). Niente aste con il Leeds, ma un affondo deciso per chiudere in tempi brevi, brevissimi: la classe, l’intelligen­za tattica e gli enormi margini di crescita di De Ketelaere hanno convinto tutti, da Pioli alla proprietà (sia Elliott che RedBird, che entro settembre si metterà al timone del club). Hanno convinto soprattutt­o Maldini, che dello spilungone biondo è un grande estimatore: se l’accostamen­to con un ex illustre come Kakà è una pratica che coinvolge parecchi osservator­i, la volontà dell’ex capitano di vestire di rossonero De Ketelaere è la migliore garanzia in questo senso. Se tutto filerà liscio, l’accelerata di domani potrebbe portare il belga in Italia nei prossimi giorni, magari entro il weekend: a tre settimane dal via del campionato.

Pezzi da 90 Pioli rimodeller­ebbe il suo 4-2-3-1 con Charles lì davanti. La casella da riempire è quella del trequartis­ta, dove il rendimento altalenant­e di Brahim Diaz nell’ultima stagione ha “costretto” il tecnico a riadattare altri interpreti, da Krunic a Kessie. Ma De Ketelaere può danzare su tutte le zolle offensive: dalla fascia destra (preferita) a quella sinistra e anche più avanti, da seconda punta, come gli è capitato di fare spesso con il Bruges. Moduli e numeri che per un fantasista sono sempre relativi, meglio piuttosto dare un’occhiata al numero stampato sulla schiena di Charles: il 90, come Lukaku all’Inter. Prepariamo­ci al derby belga dei pezzi da 90.

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