UNA SETTIMANA INDIAVOLATA La firma di Ibrahimovic il rilancio per Sanches e Tanganga in prestito
Lo svedese prolunga entro martedì. Il Psg spinge, ma il Lilla fa muro per il portoghese: Maldini ci prova
L’alfabeto del Milan comincia dalla Z, come sempre da quando Zlatan Ibrahimovic si è rimesso la maglia rossonera, nel gennaio di due anni fa: la tradizione sarà rispettata anche questa settimana, che si aprirà con l’accelerata per De Ketelaere ma anche con la firma dello svedese sul nuovo contratto. Avanti insieme per un’altra stagione, avanti fino alla fine, visto che prima o poi anche il Benjamin Button del pallone dovrà dire basta. Succederà, ma non è questo il momento, anzi: Ibra, al lavoro per recuperare dall’intervento di ricostruzione al ginocchio sinistro, rilancia e si prepara a inseguire nuovi successi con il Milan, dalla seconda stella da cucire sullo scudetto agli ottavi di Champions da giocare quando lui tornerà in campo, fase a gironi permettendo ovviamente. Domani lo svedese firmerà, possibile che l’ufficialità slitti a martedì: dettagli, quello che conta è la sostanza e la sostanza dice che Ibra sarà rossonero fino al prossimo giugno, con un contratto flessibile che varierà a seconda dei traguardi tagliati lungo la stagione. Si partirà da una base fissa e si salirà con i bonus, tutti quantificabili e inquadrabili.
Speranza Sanches Ibra e De Ketelaere, il saggio e la stellina, stapperanno il mercato del Milan, ma non saranno gli unici squilli dell’estate rossonera. «Siamo partiti un po’ in ritardo ma recupereremo», diceva il d.t. Paolo Maldini a rinnovo (suo e del d.s. Massara) appena autografato, ed è probabile che la macchina rossonera alzi i giri nei prossimi giorni. Il trequartista sarà il primo vero regalo per Pioli (Adli e Origi, arrivati nelle scorse settimane, erano affari ampiamente definiti in passato) ma restano altre due zone del campo in cui la rosa campione d’Italia andrà rinforzata: un centrocampista che rimpiazzi Kessie e un difensore centrale in sostituzione di Romagnoli. In mediana si spera ancora per Renato Sanches, a un passo dai rossoneri fino all’inserimento del Psg, che ha ribaltato percentuali e prospettive di riuscita dell’affare: oltre a un ingaggio in linea con le richieste del giocatore (siamo oltre i 5 milioni), i francesi potrebbero garantirgli un ruolo centrale nella formazione di Galtier, tecnico che ha allenato Sanches al Lilla, sotto la gestione sportiva di Luis Campos, oggi d.s. del Psg. La strada è in salita ma non è chiusa. Proprio il muro del Lilla, infatti, potrebbe rallentare la trattativa e rimettere in partita il Milan. Anche perché i rossoneri di fatto sono gli unici ad essersi concretamente avvicinati alle richieste del club, che non intende scendere sotto i 12 milioni di euro, mentre da Parigi non è ancora stata presentata una offerta. In questo senso, lo stallo sul fronte francese potrebbe favorire un ripensamento di Sanches riavvicinandolo al Milan, dove del resto anche Pioli è pronto a riservargli uno spazio da protagonista, per aggiungere aggressività e verticalità “europea” al suo 4-2-3-1.
Tanganga alla Tomori
In difesa si continua a lavorare sulla pista inglese che conduce a Japhet Tanganga, 23enne del Tottenham cresciuto nel vivaio degli Spurs. Maldini e Massara studiano una operazione alla Tomori: Tanganga, già sondato dai rossoneri nell’ultimo mercato invernale dopo l’infortunio di Kjaer, potrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto, come era accaduto per l’ex Chelsea nel gennaio del 2021. I contatti con il Tottenham sono già stati avviati e nelle prossime ore sono attesi aggiornamenti: anche in questo caso ci sarà da muoversi in anticipo sulla concorrenza (a Everton e Brentford si è aggiunto il Valencia di Gattuso) e provare a invertire il trend di questa prima fetta di mercato. «Sono sicuro che arriveranno delle cose importanti nei prossimi giorni», ha detto di recente il presidente rossonero Paolo Scaroni. Eccoli, quei giorni: il momento di spingere è arrivato.
fall.