La Gazzetta dello Sport

LA A TORNA ALL’ANTICO LE MAGLIE RISCOPRONO LE RADICI DEI CLUB

- Di Matteo Brega

innovazion­e e la ricerca hanno fatto il giro e sono tornate a casa. Ovvero alla tradizione. E’ così che si spiega la scelta dei club di Serie A: puntare sulla storia, sui valori fondanti delle società e sulla tradizione per disegnare il vestito da indossare in campo. Le prime maglie della stagione 2022-23 sono state quasi tutte presentate. E dalla panoramica emerge questo: meno slanci, più spazio alle radici. Una scelta trasversal­e che ha trovato d’accordo tantissimi indipenden­temente dallo sponsor tecnico fornitore delle maglie.

Milan e Inter Le milanesi Partiamo dai campioni d’Italia in carica del Milan. Tricolore ai bordi delle maniche e Scudetto in mezzo al petto. Ma soprattutt­o il rosso e il nero con larghezza delle strisce più tradiziona­li che mai. E, sotto il collo, il nero. Il Milan, con uno sponsor tecnico diverso dall’attuale, si era anche presentato con una divisa dalle strisce sottilissi­me negli anni scorsi. L’Inter ha chiuso lo scorso campionato con un nerazzurro rivisitato in chiave serpente. Via tutto, si torna alle classiche strisce verticali ampie, con uno stile pulito, e con una banda nera orizzontal­e proprio sotto il collo che unisce le spalle. L’Inter ci aveva abituati negli ultimi anni a design innovativi oltre alla maglia simil serpente: un nerazzurro tipo gessato, con l’azzurro molto sottile, o anche le strisce a zig-zag.

Juventus I bianconeri, tra le tre big d’Italia, sono quelli che lasciano un po’ di spazio in più all’innovazion­e senza perdere la tradizione. Le strisce bianconere ci sono, ma sono formate da triangoli in onore delle stelle dell’Allianz Stadium. In casa Juve in questi ultimi anni erano spuntate le strisce verticali stile pittura, ma anche la prima maglia nettamente divisa in due, bianco e nero.

Le romane In casa Lazio la nuova maglia con il nuovo spon

Nuovo acquisto

e nuova maglia Divock Origi, 27 anni, posa con la nuova prima maglia del Milan, quella con lo Scudetto sul petto

sor tecnico è un inno alla storia del club. L’aquila Olympia, infatti, attraversa in diagonale tutta la parte anteriore della maglia restando in rilievo tono su tono. Forte richiamo al passato anche per la Roma. Due toni di rosso per la prima maglia, con una trama reticolare in cui si può notare lo stemma circolare con l’acronimo ASR utilizzato negli Anni Trenta e poi anche Cinquanta. E sul colletto la scritta “Figli di Roma” con la O contenente il Lu

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